IL NAZISMO


Gli effetti della crisi e il conseguente taglio dei prestiti accentuarono la crisi tedesca e provocarono la disgregazione della repubblica di Weimar. Si aprirono così nuovi spazi per Hitler e il suo Partito nazionalista.
L'ascesa al potere del nazismo
Nel 1932 i nazisti conseguirono un notevole successo elettorale. L'anno dopo il presidente della repubblica affidò il governo a Hitler.
In seguito fu addossata ai comunisti la responsabilità di aver incendiato il parlamento, ciò fornì un pretesto per reprimere nel sangue le opposizioni. Furono limitati i diritti civili e ripristinata la pena di morte.
Nelle nuove elezioni i nazisti ottennero un più lauto consenso che consentì a Hitler di sospendere le garanzie democratiche: furono espulsi i deputati comunisti e socialdemocratici e Hitler assunse pieni poteri.
La base sociale del nazismo
L'ascesa del nazismo fu favorita dall'appoggio delle caste militari e della borghesia.
Nelle sue file il partito raccoglieva ceti medio-bassi e proletari dequalificati.
Il nazismo raccoglieva i consensi di questo nuovo ceto medio che puntava a uscire dall'anonimato e a distinguersi dal proletariato.
Il consolidamento dello stato totalitario
Nel 1934, nella notte dei lunghi coltelli, Hitler fece massacrare i capi dell'ala sinistra del partito.
Alla morte del presidente, Hitler divenne cancelliere, capo dello stato e capo delle forze armate e assunse il titolo di fuhrer, cioè capo carismatico.
I partiti politici vennero sciolti e gli oppositori perseguitati da SS e Gestapo.
La persecuzione degli ebrei
Hitler esaltava la razza ariana ed affermava che essa si doveva preservare dall'infezione ebraica.
Hitler in realtà attuò la persecuzione e lo sterminio degli ebrei poiché essi erano grandi banchieri ed erano i maggiori creditori di industrie e proprietari terrieri. Eliminandoli si sarebbero avuti i favori di queste due classi e un ritorno economico. Quindi gli ebrei furono usati come capro espiatorio.
Con le Leggi di Norimberga agli ebrei fu negato il diritto di voto e l'esercizio di lavori pubblici e l'antisemitismo diveniva un atto obbligatorio dei cittadini tedeschi.
Dal 1938 vennero sequestrati i patrimoni degli ebrei.
Con la notte dei cristalli si svolse la più dura e violenta dimostrazione di antisemitismo mai verificatasi in Europa.
La persecuzione culminò con la deportazione nei campi di concentramento e in seguito di sterminio dove vennero sterminati milioni di ebrei soprattutto dopo che Hitler nel 1942 ordinò la soluzione finale.
I lager
Il lager rappresentava la concezione nazista dello stato: l'avversario era considerato nemico assoluto da annientare ed il terrore era usato come strumento di potere.
Rappresentava il modello dello stato totalitario: ogni norma è costituita dalla volontà dei detentori del potere. La morte condiziona le relazioni umane.
Vi è poi una gerarchia: alla base vi sono gli ebrei, poi via via vi sono zingari, omosessuali, asociali, prigionieri politici, testimoni di Geova; poi vi erano i kapo, criminali comuni.
La propaganda nazista
La scuola fu finalizzata alla formazione di una gioventù devota al regime.
Tramite i mezzi di comunicazione venne attuata una martellante propaganda.
Vennero eliminati gli organismi sindacali.
Vennero messi in atto il dirigismo economico e la politica di riarmo.
L'Anschluss
In Austria salì al potere il cancelliere Dollfuss conservatore cattolico che ridusse le libertà e perseguì le opposizioni; si oppose all'annessione alla Germania, ma un colpo di stato seppur fallito gli costò la vita. Nel 1938 Hitler invase l'Austria che fu annessa alla Germania.
In seguito il fascismo si diffuse in: Ungheria, Bulgaria, Albania, Jugoslavia, Romania, Polonia, Grecia e Portogallo. Inoltre correnti nazionalistiche arrivarono in Giappone e in Sud America.