11 SETTEMBRE 2001

"11 settembre 2001" è un film-omaggio alle vittime del giorno che ha cambiato la storia del mondo. È composto da diversi episodi diretti da registi famosi di varie nazionalità. I migliori sono, a mio parere, quello di Claude Lelouch (una sordomuta, rimasta a casa del fidanzato la mattina dell'11 settembre, non si rende minimamente conto di quello che sta succedendo a poche centinaia di metri da lei e se ne accorge solo quando rientra il suo uomo, interamente coperto di polvere ma sano e salvo) e quello di Sean Penn (in cui Ernest Borgnine è un anziano il cui appartamento è tenuto perpetuamente all'ombra dalle Torri Gemelle; quando queste crollano, la pianta che tiene sul davanzale in ricordo della moglie morta si trova finalmente al sole e fiorisce). Il regista bosniaco Danis Tanović esprime la propria riconoscenza agli USA per aver fermato il genocidio da parte dei Serbi mostrando una manifestazuione di donne musulmane, che nel manifestare per le vittime dei massacri, dedicano il loro ricordo ai caduti negli Stati Uniti. Il britannico Ken Loach sceglie invece di parlare del golpe dell'11 settembre 1973 in Cile. L'egiziano Yusuf Shahin fa un panegirico sulla disperazione della gioventù nei campi profughi palestinesi: cosa che, presentata come corresponsabilità americana, va evidentemente a cozzare con la finalità del film. L'episodio più divertente è quello in cui alcuni ragazzini di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, vedono un sosia di Bin Laden circolare nella loro città e cercano di catturarlo.