AVATAR

Un rarissimo metallo si trova sul pianeta Pandora e una rispettabile società decide di andarlo a prendere. Il problema è che gli indigeni sono degli orrendi mostri blu alti almeno tre metri che per capriccio usano il deposito di metallo come base mettendoci sopra un inutile e gigantesco albero che usano come base per giocare ai piloti e ai cacciatori. La compagnia conscia della propria superiorità rispetto a queste beste decide di creare esemplari dei mostri indigeni chiamati avatar che vengono pilotati da esseri umani in modo da ingannare il loro razzismo e convincerli con la diplomazia. Un valoroso scienziato viene ucciso poco prima della partenza e dato che l'avatar è collegato geneticamente per limitare i danni si decide di mandare il fratello che è un handicappato ex militare. Trovandosi a controllare un avatar il disabile si esalta perchè anche se non usando il proprio corpo riesce a camminare e si sente più forte impersonando un personaggio alto il doppio di lui. A causa del suo comportamento inadeguato (è un militare, mica uno scienziato) si attira le simpatie della figlia del capo degli indigeni. Le trattative non decollano ma viene scoperto il punto debole dei mostri e come ricompensa la compagnia decide di pagare l'operazione per riavere le gambe. A questo punto il maggiore Chip Hazard che è diventato un essere umano ed è stato promosso a colonnello Quaritch decide che sarà battaglia senza pietà e distrugge il pericoloso albero gigantesco in modo da poter iniziare a scavare. Il problema è che il pilota d'avatar in completa crisi d'identità si mette in testa di essere veramente un indigeno e si ammala del complesso di Paul Atreides illudendosi che i mostri possano farsi radunare e guidare da uno appena arrivato che li ha presi per il naso fin dal principio. Simpatico film soprattutto per la presenza del mitico antagonista di Small Soldiers, questo film è anche una via di mezzo tra Dune e Balla coi lupi:a differenza del secondo il protagonista non vuole essere uno qualunque della tribù, ma non è ambizioso come Paul dato che si accontenta fare il profeta condottiero invece che il Messia...anche se considerando che uno parte da disabile straccione e l'altro parte da figlio del duca direi che forse si eguagliano ed entrambi hanno gusti discutibili (a uno piacciono i mostri blu e all'altro le donne che non si sono mai lavate in tutta la vita). C'è infine da dire che rispetto a Dune la trama è meno complicata e ci sono meno giochetti politici, ma l'ambientazione è bellissima (un pianeta boscoso è ovviamente meno monotono di uno desertico) e ben realizzata, in particolare certi mostri.