CONGO

Se vi è piaciuto il romanzo di Michael Crichton resterete probabilmente delusi dalla versione cinematografica di “Congo”, uscita nel 1995. La vicenda è stata attualizzata all’epoca del film, gli elementi secondari della trama sono stati completamente sfrondati e i personaggi sono stati stravolti. Una spedizione scientifica composta da disparati individui, e da una gorilla alla quale è stato applicato un dispositivo capace di tradurre la sua gestualità in una voce umana, si addentra nella foresta nella parte più impervia e inesplorata del bacino del Congo: il suo obiettivo è ritrovare il luogo della perduta città di Zinj, dove si trovavano nientemeno che le miniere di re Salomone. A guardia del sito c’è però una popolazione di gorilla albini, sgradevoli alla vista e per nulla amichevoli. A complicare le cose ci sono le attività vulcaniche della zona.