KYASHAN - LA RINASCITA

"Kyashan - La rinascita", uscito in Giappone nel 2004 e in Italia nel 2006, è il film dal vivo ispirato dalla serie animata degli anni '70 "Kyashan". Questa è una serie che da piccolo mi piaceva moltissimo quando la guardavo su Euro TV (quella che sarebbe poi diventata Italia 7); si può quindi pensare che dal film mi aspettassi grandi cose. Siamo nella seconda metà del XXI secolo. Un conflitto di cinquant'anni ha opposto la Federazione dell'Asia Orientale all'Unione Europea, decretando la sconfitta di quest'ultima. Il governo della Federazione, guidato da un anziano "Generalissimo", ha un'ideologia basata sulla supremazia della razza gialla. Questo provoca continui tumulti in alcune regioni, per sedare i quali è costantemente impiegato l'esercito, con gravi perdite. In questo contesto s'inseriscono i protagonisti della storia. Il professor Azuma è un biologo che ha un progetto per realizzare le "neo-cellule", che permetterebbero di creare organi di ricambio perfettamente compatibili. Il suo obiettivo originario sarebbe di guarire la moglie gravemente malata, ma il governo se n'interessa perché lo vede rispondente alle proprie esigenze, sia per salvare delle vite di soldati al fronte, sia per allungare quelle delle vecchie cariatidi che ne fanno parte. Tetsuya, il figlio del professore, per amor patrio si arruola volontario nell'esercito ma cade in combattimento. Nel frattempo accade un evento misterioso che colpisce il laboratorio di Azuma e la conseguenza è che gli organi sperimentali a mollo nel brodo di coltura delle neocellule, che finora non avevano mostrato alcun progresso, si uniscono per formare dei corpi completi che prendono vita. I militari si fanno prendere dal panico e sterminano i nuovi individui, tranne un piccolo gruppo che riesce a salvarsi rifugiandosi in un remoto castello dimenticato. Qui trovano una strana catena di montaggio di robot da utilizzare a scopo bellico: uno dei "Neoroidi" (così hanno deciso di chiamarsi), atteggiatosi a capo, dà il via alla costruzione dei robot e decide di usarli per conquistare il mondo e sterminare l'umanità. Azuma, rimasto nel suo laboratorio, immerge il corpo del figlio nel brodo di coltura per cercare di risuscitarlo: ci riesce e Tetsuya ne riceve anche un potenziamento della forza fisica, ma accoppiato ad un aumento della pressione interna che mette il suo corpo a rischio di scoppiare. Per ovviare a ciò, il professor ..., un altro scienziato che lavora per l'esercito ed è tra l'altro il padre della fidanzata di Tetsuya, mette a punto una tutta speciale che possa compensare questa pressione. Ma i Neoroidi cercano di rapirlo per farlo lavorare per loro: Tetsuya è così costretto a combattere di nuovo. Dal punto di vista visivo il film è molto suggestivo; molti fondali non sono reali ma generati al computer. Gli effetti speciali sono però ridondanti e persino fastidiosi in diverse scene. Certi eventi fondamentali non sono spiegati a sufficienza e sembrano buttati lì solo per far andare avanti la storia. C'è un significativo contrasto tra certi aspetti della tecnologia del mondo di Kyashan: assieme a iperavveniristiche fortezze volanti e mega-treni blindati si vedono automobili degli anni '30 e macchine fotografiche ancora più vecchie. Dalla serie animata provengono molte citazioni (come il casco di Kyashan, che dal protagonista non viene mai indossato ma si vede in un'inquadratura assieme ad elmi medievali, o il mantello rosso del capo dei Neoroidi); la scena in cui Tetsuya/Kyashan (nel film viene spiegato il perché del cambio di nome) fa a pezzi i robot replica tutte le sue mosse tipiche del cartone animato. Una cosa curiosa è che, nonostante la loro ideologia razzistica a favore dei popoli orientali, il Generalissimo e suo figlio, che hanno nomi giapponesi, hanno caratteri somatici tendenti al tipo europoide più di quelli dei Neoroidi che disprezzano.