LA MANDRAGOLA

Versione cinematografica, girata nel 1964, dell'omonima commedia scritta da Nicolò Machiavelli all'inizio del '500. A Firenze, il vecchio messer Nicia non riesce ad avere figli dalla giovane e bella moglie. Il giovane Callimaco, che ha messo gli occhi su di lei, fingendo di essere un medico lo persuade che c'è un metodo infallibile per guarire la sterilità della moglie: farle bere una pozione di mandragola. Ma ciò porterebbe ad un inconveniente, secondo quanto Callimaco fa credere a Nicia: il primo che facesse l'amore con lei, si beccherebbe un'infezione mortale, mentre non ci sarebbe pericolo per le volte successive. Ottenuto per ciò che il gelosissimo Nicia acconsenta a farsi cornificare, rimane per Callimaco il problema di riuscire ad intrufolarsi nel suo letto senza destare sospetti di raggiro: per questo si rivolge ad un frate che la sa lunga, interpretato da Totò.La vicenda è sostanzialmente la stessa dell'originale, anzi, la forma cinematografica consente di rendere meglio alcune situazioni. La scena in cui il frate, temporaneamente pentito, fa penitenza ma subito dopo ritorna agli ordini di Callimaco provocò dei problemi con la censura perbenista dell'epoca.