LEROY

Leroy è un adolescente di colore di Berlino perfettamente integrato in una Germania multietnica, ma anocra alle prese con vecchi problemi: figlio di un afro-americano e di una tedesca (assessore comunale di ispirazione democratica), amico di un ragazzo di origini in piena tempesta ormonale e di un turco, si innamora di una ragazza tedesca proveniente da una famiglia di estrema destra (il capofamiglia è assessore comunale di quel fronte politico). I fratelli della ragazza si oppongono alla sua unione con Leroy (che si avvicina alle idee utopistiche della minoranza afro-americana a Berlino) giungendo ad organizzare un attentato ai suoi danno da parte di alcuni naziskin. Nello scontro, però, la ragazza riporta una commozione generale. Il finale si svolge nel garage dove si affronteranno i naziskin e gli amici di Leroy (coordinati e aiutati da un gruppo di lesbiche allenati dall'ex della ragazza del protagonista), culminando nel lieto fine della pace tra le due famiglie. Mi aspettavo di più da un film partecipante a Giffoni. Il finale è quasi idiota, con Leroy che fonda una band coi "cognati" naziskin per sconfiggere il neo-nazismo riducendolo a fenomeno commerciale. Si può fare di più...