PER GRAZIA RICEVUTA

Per grazia ricevuta è un film diretto e interpretato da Nino Manfredi nel 1971. Benedetto è un bambino in un paese dell'Italia centromeridionale. Durante la sua prima comunione l'ostia gli va di traverso e rischia di soffocarlo; fugge quindi dalla chiesa in ricerca di un bicchier d'acqua ma cade da una scarpata, rimanendo illeso. La sua salvezza viene attribuita all'intervento di sant'Eusebio, patrono del paese. Benedetto come segno di ringraziamento va ad abitare assieme ai monaci di un convento che si trova in paese. C'è poi un salto di diversi anni: viene mostrato Benedetto, ormai un giovanotto (ora interpretato da Manfredi) che continua a vivere nel convento ma senza l'intenzione di prendere i voti. L'abate interpreta ciò come un segno di immaturità e lo spinge a cercare un mestiere e una casa nel mondo esterno. Benedetto intraprende quindi il mestiere di merciaio ambulante e conosce un farmacista libero pensatore, della cui figlia s'innamora. Ma è ancora legato alla visione tradizionale della famiglia, e decide di sposarsi in chiesa, nonostante il parere contrario del futuro suocero. Questa dicotomia tra la religione e l'irreligiosità lo accompagnerà sempre. Pur nella sua apparente semplicità, questo è per molti versi un film controverso, e non pienamente soddisfacente da un punto di vista "militante", per nessuno dei due campi. È bellissimo l'inno di sant'Eusebio, che ripete molte volte la stessa musica con variazioni sul testo:
Sant'Eusebio protettore,
tu sei il mio più grande amore!
Viva, viva sant'Eusebio,
proprietario del mio cuor!