STEAMBOY

Due scienziati, padre e figlio (Lloyd e Eddie Steam), studiano le potenzialità del vapore come forza motrice. A seguito di un incidente, il padre fa recapitare al nipote (Ray) una sfera, frutto dei lunghi anni di studio. A questo punto il ragazzino dovrà cercare di non farla finire nelle mani sbagliate e come chiesto dal nonno cerca di non farsela strappare dai tizi di una fondazione privata. Ma il bambino e la sfera finiranno proprio nelle mani della fondazione, per la quale lavora proprio il padre del bambino. Il film è un'animazione ed è ricco di azione, non ha spunti eccezionali di fantasia come tanti altri film d'animazione giapponese mantenendosi più sul fantascientifico, ma non annoia mai. Quindi vale la pena vederlo. Curioso come il vecchio si lagni continuamente dell'uso che il figlio intende fare delle loro scoperte, quando poi anche la parte che lui parrebbe sostenere ha gli stessi scopi. Ma l'anziano si lagna del capitalismo e dell'uso della scienza, dimenticando che proprio a causa della sua fede cieca nella scienza il figlio si ritrova sfigurato. Finale comunque un po' insipido, con fatti successivi (che potevano essere usati per un seguito o per fare un finale più spumeggiante) infilati in diapositive schiaffate nei titoli di coda. Inoltre diverse comparse potevano essere sfruttate meglio e lo stesso vale per il personaggio di Scarlett (figlia di uno dei finanziatori dei progetti di Eddie Steam), fatta apparire come una ragazzina viziata, ma che pare in realtà la più sveglia.