UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA

 

Michael Douglas è un comunissimo impiegato di Los Angeles che un giorno, stufo di aspettare in mezzo ad un ingorgo, molla la sua auto e si mette a percorrere a piedi il tragitto che lo separa dalla casa dell'ex moglie e della figlioletta. Chi si metterà sulla sua strada avrà da pentirsene, cosí la città inizia ad allarmarsi. Del caso si occupa un anziano poliziotto all'ultimo giorno di servizio prima della pensione (Robert Duvall), che capisce la psicologia dell'incazzatissimo impiegato e fa il possibile per cercare di fermarlo. Alla sua uscita, nel 1993, questo film suscitò le proteste di alcune minoranze etniche negli USA, come quella coreana e quella portoricana. Quest'ultima, in particolare, non ci fa una bella figura, ma nel film è comunque nettissima la condanna contro il razzismo e i gruppuscoli neonazisti americani.