ATTACCO AL POTERE

"Attacco al potere" (in originale "The Siege", ossia "L'assedio") è un film d'azione del 1998 che tratta della minaccia del terrorismo islamico in un modo quasi profetico. Delle forze di sicurezza americane, in un'operazione nel deserto d'Arabia, catturano lo sceicco Ahmed bin Talal, ritenuto reponsabile dell'attentato a una base militare USA in Arabia Saudita nel 1996 (nella realtà si trattava di Osama bin Laden, a cui il personaggio è evidentemente ispirato). La cattura non viene però resa pubblica, perché il generale Devereux (Bruce Willis) preferisce gestire la cosa in segreto per trarne un vantaggio personale. I seguci dello sceicco non stanno con le mani in mano: prima chiedono il rilascio del loro capo, poi passano ad attentati suicidi sempre più rovinosi, nella stessa città di New York. In questo quadro operano, per cercare di contrastarli, gli agenti dell'FBI, in particolare il nero cristiano Hubbard (Denzel Washington) e l'arabo musulmano Haddad (Tony Shalhoub). Ma dopo l'ennesimo, rovinoso attentato, la faccenda viene affidata ai militari, e proprio all'unità di Devereux, che adotta una soluzione drastica: internare tutti i giovani musulmani residenti a New York per cercare tra di loro i terroristi. Devereux è disposto a tutto, anche ai metodi più brutali. E tra gli internati c'è anche il figlio di Haddad... All'uscita questo film fu criticato da certi arabi, tra cui Tahar ben Jelloun, che lo accusavano di essere anti-islam. In realtà è chiara la condanna di ogni abuso, come quando Hubbard esclama che se ci si abbassa ad usare gli stessi metodi dei terroristi, questa per loro è comunque una vittoria, perché ci hanno fatto cambiare.