MATTATOIO N° 5

Billy Pilgrim era lą, a Dresda, durante il bombardamento che distrusse completamente la cittą con una quantitą imprecisata di vittime. Ma Billy Pilgrim era anche in ospedale, dopo il trauma della guerra e della cittą distrutta, sentita tra le pareti di un ex macello usato come rifugio: il mattatoio n. 5. Ma č anche un uomo sposato, con due figli, una moglie grassa e un cane. E' anche sul pianeta Tralfamadore, con un'ex modella di Playboy, in una sorta di zoo confortevole sotto gli occhi di tralfamadoriani. E' anche un uomo considerato ormai pazzo dai figli, che non gli credono e vorrebbero averlo con sč, strappandolo dalla propria casa per evitare che faccia guai a sč stesso o agli altri. Il tempo non ha il senso comune in Mattatoio n. 5, film di George Roy Hill basato sul romanzo di Kurt Vonnegut: i tralfamadoriani sanno esattamente come tutto inizia e come tutto finisce, e possono vedere la loro vita avanti e indietro, soffermandosi sui momenti belli, come vorrebbe fare Billy, che tuttavia non ha il controllo dei suoi sbalzi temporali. In un film sperimentale quanto il libro, Roy Hill mette in scena una tragedia come un crimine di guerra quanto il bombardamento di Dresda seminando spunti in una trama ricostruibile come un puzzle. Grande merito va anche alla significativa colonna sonora di Johann Sebastian Bach, nell'interpretazione del celebre Glenn Gould. I continui stacchi da un periodo all'altro svelano chiaramente tutti i segreti: si sa subito come il film va a finire: Billy Pilgrim si salva e torna in America dove diventa un oculista di successo, se non fosse per il suo viaggio su Tralfamadore. Si vede perfino la sua morte. La storia quindi non si segue per uscire soddisfatti del finale, ma per capire realmente il protagonista. Dresda fu un crimine di guerra, ma, secondo i tralfamadoriani, doveva essere cosģ e sarą sempre cosģ, distrutta sotto le bombe.