I RE DEL SOLE

I maya sono costretti a fuggire dalla loro terra e a riparare in Texas. Qui trovano una tribù di indiani nordamericani poco amichevole con chi si insidia nei suoi territori. Il capo degli indiani locali si fa imprigionare dai Maya dopo aver tentato furbescamente di catturare da solo il loro re. Destinato ad essere sacrificato riuscirà a far capire la futilità dei sacrifici agli dei, trovando terreno fertile nelle idee del re maya. Per quasi tutto il film ci si aspetta una grandiosa battaglia tra indiani e maya ma si è costretti a sorbirsi la prigionia e le polemiche sui sacrifici e noia e inutilità sembrano raggiungere l'apice quando le due etnie legano e diventano tutti amici per poi litigare e separarsi senza neanche un graffio. Quando la speranza di dare un senso alla visione del film sta per svanire, ecco però che sopraggiunge il vecchio nemico dei maya e finalmente arriva la grande battaglia in cui a sorpresa interverranno anche gli indiani: con chi si schiereranno? Grandissima idea sprecata per un film monotono e con poca azione che si riscatta parzialmente solo verso la fine. Il film è del 1963 e come gli altri dell'epoca fa uso di attori bianchi, scelti però in maniera imbarazzante tanto che neanche con un po' di immaginazione si potrebbe associarli a un indigeno sudamericano (il re maya ha addirittura i capelli pettinati all'indietro, la donna di turno ha gli occhi azzurri e pelle chiarissima).