THE SOCIAL NETWORK

Il film narra la nascita di una delle cose che rappresenta al meglio l'incoerenza e la stupidità umana, in particolar modo dell'utente di internet che fino a un secondo prima di iscriversi a Facebook viveva il dramma che qualcuno potesse venire a conoscenza di sue informazioni personali delicatissime (...), tipo l'età, il nome, la regione in cui viveva, le quali spesso dovevano essergli strappate a fatica. Nata la moda di Facebook non si è fatto troppi problemi a piazzare nome, cognome, foto di ogni angolo del suo corpo, nomi e foto di tutte le persone che conosceva, in internet alla portata di tutti (in particolar modo della autorità che ne fanno largamente uso nelle loro "indagini"). Dopo questa doverosa introduzione passiamo alla storia narrata nel film: Mark Zuckerberg, uno studente universitario, ruba l'idea di un social network per gli studenti di Harvard, ad altri tre ragazzi (Cameron Winklevoss, Tyler Winklevoss e Divya Narendra). La sua intuizione è però quella di non limitarsi ad un'università ma di espandersi. Lo fa anche grazie all'apporto finanziario di Eduardo Saverin, co-fondatore di "the facebook", il social network da loro sviluppato. L'incontro con l'autoproclamatosi creatore di Napster (in realtà solo co-fondatore, ma nel film non viene specificato), Sean Parker, però sconvolge l'intesa tra Zuckerberg e Saverin, allontanando i due. Alla fine quindi Zuckerberg diventa (inspiegabilmente, dato che la sua idea è poco più di un blog come tanti che fa semplicemente uso di nome e cognome anziché di un nickname) milionario, così come tutte le persone che ha ingannato e pugnalato alle spalle dato che verranno risarcite con cifre astronomiche. E internet diventa una merda uniforme fatta da utenti di facebook che, facilitati dalle loro ridotte capacità mentali, vi dedicato le ore passate in rete causando la morte della creatività, della varietà e della libertà un tempo caratteristiche principali del web. Ma quest'ultima parte forse la vedremo solo in un eventuale seguito del film. Il film è discreto ma è utile soprattutto per capire l'origine di facebook e ridimensionare la figura del suo "fondatore", bravo a sfruttare le idee. Altrui.