L'UOMO DEL GIORNO DOPO

"L'uomo del giorno dopo" (in originale "The Postman", ossia Il postino o, come dicono nel film, Il portalettere) è un film del 1997 con Kevin Costner. Come "Waterworld", di alcuni anni prima, è ambientato in un futuro post-apocalittico (là per lo scioglimento dei ghiacci polari, qui per una rovinosa guerra nucleare), è molto lungo ed è stato un fiasco al botteghino; tuttavia è un po' più plausibile del film che lo precede, e questo basta per renderlo migliore. Il film è ambientato nei primi decenni del XXI secolo, in quelli che erano gli stati americani dell'Oregon e dell'Idaho: non c'è più alcuna parvenza di struttura statale, e gli abitanti dei villaggi, regrediti al livello di una società pre-industriale, sono oppressi dall'Esercito Hornista, che ha il monopolio delle armi da fuoco ed è comandato da un fanatico razzista, il generale Betlehem. Un attore girovago soprannominato Shakespeare per via del suo repertorio (Costner) è arruolato a forza tra gli hornisti e sottoposto, come tutte le nuove reclute, ad una serie di angherie. Ma riesce a fuggire e trova, in una jeep abbandonata, il cadavere di un postino col suo sacco della corrispondenza. Ne indossa letteralmente le vesti e si presenta ai portoni di un villaggio dicendo di essere un impiegato del ricostituito governo federale, nell'esercizio delle sue funzioni. Oltre a consegnare la posta, trova in questo modo cibo e ospitalità: ciò suscita negli abitanti del luogo la speranza di un futuro libero dagli Hornisti. Ma questi non sono per nulla intenzionati a mollare la presa su chi li teme e li rifornisce di uomini e provviste...