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INNO DELL'IMPERO

CUGINI D'IMPERO IL CANTO DEGLI ITALIANI (FRATELLI D'ITALIA)
Cugini d'Impero
Impero s'è desta,
Della Repubblica
Che cosa ne resta?
E' cosa notoria
Di Psico la storia,
Ché schiavo di Roma
Iddio lo creò.
Andiamo a corte
Kaledhe a morte
Impero chiamò.

Noi siamo saggi
Furenti, decisi,
Perché non siam paggi,
Ma ci hanno derisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, votazione:
Noi siamo nazione
Come Psico votò.
Andiamo a corte
Kaledhe a morte
Impero chiamò.

Abbasso la resa:
l'Unione, e l'Intesa
Rivelano all'Unità
Le vie dell'ATI.
Salviam la libertà
o saremo dannati:
In barba ad Hio
Chi vincer ci può?
Andiamo a corte
Kaledhe a morte
Impero chiamò.

Viaggiando in nazione
Dovunque è Fogliano,
Ogn'uom è padrone
Ha il mondo in una mano,
La pasta d'Impero
Si chiama Barilla,
Il telefono squilla,
Ma Vota mangiò.
Andiamo a corte
Kaledhe a morte
Impero chiamò.

Son fessi che votano
l'ONU venduta:
Già a Montevideo
La dignità ha perduta.
Il sangue d'Impero
Il governo itagliano,
Bevé, col caimano,
E poi festeggiò.
Andiamo a corte
Kaledhe a morte
Impero chiamò.
Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta,
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò.

Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un’unica
Bandiera, una speme
Di fonderci insieme
Già l’ora suonò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci,
L’unione, e l’amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natio:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò.

Dall’Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn’uom di Ferruccio
Ha il cuore, ha la mano,
I bimbi d’Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d’ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò.

Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l’Aquila d’Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d’Italia,
Il sangue Polacco,
Bevè, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte,
l’Italia chiamò.
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