ATTIVITA'   

SFIDA AD ET

Dopo settimane di pace, il clan ET di Impero ha ricevuto la sfida da parte di Lambda.

Sparatutto e strategia sono le caratteristiche di Enemy Territori, riguardante la seconda guerra mondiale, giocabile con americani o tedeschi.Vi sono varie classi da poter scegliere:

  • il soldato semplice, armato si panzerfaust, mortaio, thompson, mitragliatrice piazzata o lanciafiamme;
  • il medico, che ha thompson, siringhe per guarire soldati feriti e medipack;
  • gli ingegneri, che possono scegliere thompson o lanciagranate, oltre a poter piazzare dinamite e mine, riparano meccanismi vari;
  • il field ops, con thompson, pacchi di munizioni e la possibilità di richiedere attacchi aerei;
  • il covert ops che può equipaggiarsi fucile di precisione o con mitra, detonatori per distruggere obbiettivi secondari e fumogeni per fornire copertura, inoltre può prendere le divise della squadra avversaria per infiltrarsi.

In aggiunta, tutti, hanno un equipaggiamento standard dotato di granate, pistola, coltello e binocolo. Tra le numerose mappe, sono soprattutto gli americani a dover attaccare. Ad esempio: la Goldrush, dove gli americani, riparato un carro armato, dovranno scortarlo fino ad una banca per entrarvi, rubare dell’oro, caricarlo su un camion e scappare; l’Oasis, dove gli americani, distrutto un muro, dovranno distruggere due cannoni anti-carro per fa entrare  un tank; la Rail Gun, una tra le poche mappe dove attaccano i tedeschi, questi dovranno scortare un razzo ad un cannone e spararlo. Così questo gioco ha coinvolto in una sfida due clan:Impero e Lambda. La sfida è lanciata. La battaglia è imminente.

artiglio tesla

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Radio Impero, progetto reale o sogno ambizioso?


Questa è la domanda che rigiro a voi lettori, pensate che un progetto come la radio dell`Impero possa andare avanti o debba essere chiuso senza magari qualche tardivo rimpianto? Pensate che si sia fatto il passo più lungo della gamba? Ho iniziato in modo atipico quest`articolo per mostrare tutta la mia delusione per progetti potenzialmente buoni ai quali partecipano i soliti due o tre. Ora iniziamo a parlare delle funzioni della radio, almeno quelle che ho pensato di darle io; la prima funzione sarà quella di far ascoltare della musica di gruppi che ci daranno le liberatorie per permetterci di ascoltarli e la seconda funzione che ritengo più importante che è quella di presentare dei progetti per Impero e per parlare della situazione della micronazione. La seconda funzione è inutile nasconderlo è per me più importante della prima, perchè così quest`idea ci differenzierà da altre micronazioni che certamente non potranno vantare un mezzo per la comunicazione così diretto e così pieno di fascino, un fascino antico che rievoca dei vecchi ricordi. Ma questo come ho già accennato non è un articolo che parlerà solo della radio, ma anche della latitanza di molte persone dinnanzi a progetti che potrebbero, dico potrebbero, essere ottimi progetti che muoiono o si trascinano avanti solo per inerzia o per la volontà degli ideatori. Io spero con tutto il cuore che la domanda che ho messo nel titolo abbia una semplice risposta per tutti i progetti che ci saranno su Impero e che sia detto da tutti in modo inequivocabile progetto reale.

Hoffa

Un’ultima cosa…

Devo ammettere che più volte ho pensato di abbandonare questo progetto. Ciò che più mi ha fatto scoraggiare non è stata tanto la mole di lavoro o la mia assoluta inesperienza nel mondo del giornalismo, ma piuttosto il distacco e a volte menefreghismo di alcuni cittadini. Credevo di poter contare su un appoggio valido, credevo di poter gestire la cosa unitamente ad un gruppo. Non è stato così. Il mio lavoro, almeno per questo numero, è stato rincorrere persone a destra e sinistra supplicando favori. Non è stato divertente. Con questo non voglio fare di tutta l’erba un fascio, c’è chi si è mostrato molto disponibile e pur avendo altri impegni mi ha aiutata senza esitazione, a questo proposito vorrei ringraziare tutti quelli che hanno scritto un articolo e in particolare il nostro Imperatore che ha rivisto con me ogni pezzo. Mi scuso ancora se il risultato ottenuto non è eccellente ma, credetemi, questo è stato il meglio che ho potuto fare. Sperando in una più viva partecipazione per il futuro, vi ringrazio di aver letto il primo numero de “L’Araldo Imperiale”.

Pidichu

 

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