Più uniti e forti di prima... 
domenica, dicembre 24, 2006, 09:06 AM
Compagni,
l'ultimo mese è stato per il PCI importante,fatto di critiche e complimenti,di iniziative e nuovi iscritti e comunque di avvenimenti che possono aver cambiato radicalmente il nostro presente e spero siano fruttosi per il futuro...
Un mese fà ci fù il Congresso del PCI con seguente cambio di dirigenza e la nomina a segretario del sottoscritto.
I cambiamenti non si fecero attendere e subito il PCI fu munito di un nuovo simbolo,di un nuovo Statuto e di un nuovo Manifesto.
Tuttavia la stessa sera Pomerio,un cittadino che aveva quasi avuto un asilo politico dal PCI che l'aveva accettato nonostante il suo passato non brillante,criticò aspramente la nuova dirigenza accusando il congresso che si era tenuto quel giorno di essere nient'altro che un golpe fascista,ma a queste ingiuriose accuse,seguite da critiche alla micronazione tutta,gli imperiali risposero compatti affiancandosi alla nuova dirigenza del PCI.
Il 2 dicembre fu fondato questo giornale bello e ricco che oltre a dare voce alle nostre idee è stato capace in poco tempo di proporre interessanti interviste a persone di altre fazioni politiche.
Nel frattempo l'UDI si era riorganizzata nel CPUDI e nominando il sottoscritto capocoalizione.
Ma in questo mese c'è stata anche una importante affermazione della lingua imperiale ed il PCI ha dato il suo contributo con i suoi membri in Wikimperia ed ha avviato un ambizioso progetto,quello di "imperializzazione del Partito"...ovvero un progetto che mira a tradurre il nostro Statuto e il nostro Manifesto come primi passo,fino ad adottare il bilinguismo nei comunicati ufficiali.
Ma un PCI così attivo sul piano imperiale non si è fatto attendere sul piano interimperiale con la "Dichiarazione di appoggio al Chiapas e all'EZNL".
Ma la storia non è fatta di sole vittorie e il PCI fu di nuovo sottoposto a critiche dal compagno Ultimo Grigiovento.
Ma il possibbile nuovo "Caso Pomerio" si sgonfiò grazie all'intelligenza del compagno e alla sua mediazione con la dirigenza.
E così ora il Compagno Ultimo Grigiovento è di nuovo un membro attivo del PCI,deputato e pronto ad sostenere il Partito.
Ma di questo lavoro e del lavoro di propaganda ci sono stati i frutti,infatti il PCI può vantare due nuovi membri che si sono già diligentemente presentati.
"La scintilla" e la dirigenza del PCI augura buone feste e un felice anno nuovo a tutta la micronazione sperando che il nuovo anno sia un anno di vittorie per la micronazione e per il Partito.
Continuiamo il nostro cammino più uniti e più forti di prima...

Digialu GT.18

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Intervista a Manolo. 
mercoledì, dicembre 6, 2006, 05:18 PM
Compagni e cittadini imperiali tutti oggi "La scintilla" presenta una lunga e appassionante intervista a Manolo.

Digialu:Buonasera abbiamo qui l’attuale Capopartito del MA&L e Presidente del G.C. e deputato Manolo,costante protagonista della Politica imperiale e un patriota di Impero. Buonasera.
Manolo: Buonasera a lei.

Digialu: E' di rito iniziare con l'analisi della situazione politica dell'intervistato,qual'è la sua?
Manolo:Vedo un situazione brutta per gli indipendenti, quasi tragica, l'unico spiraglio in questo baratro è rappresentato dal movimento libertario.Riguardo alle coalizioni l'ATI conferma di meritarsi il governo essendo la coalizione che propone ma soprattutto attua di più. Siamo fieri di guidare la nostra coalizione in questo modo.La situazione dell'UDI è brutta, vedremo se migliorerà.

Digialu: Quali sono per lei gli aspetti negativi e positivi di entrambe le coalizioni?
Manolo: Non mento dicendo che non riesco a trovare lati negativi nella nostra coalizione.Siamo solidi, compatti, efficienti in Gran Consiglio. Lavoriamo anche nel sociale e gli effetti si vedono concretamente. Riguardo all'UDI si vede da parte di qualcuno voglia di fare ma gli esiti non sono qualitativamente e quantitativamente paragonabili a quegli degli avversari, poichè la coalizione di sinistra è erosa dal pericoloso virus della passività.

Digialu: Come si può proseguire per diffondere la nuova lingua?
Manolo: Proseguire per questa strada innanzitutto con la messa in pratica delle idee della Lege Manolo, proseguendo poi nella traduzione della Costituzione, con il potenziamento di Wikimperia, con l'inserimento di articoli in imperiale sul nostro giornale. Non solo sproniamo gli altri tentando di mostrare la necessità dell'applicazione dell'imperiale, ma lavoriamo in prima persona.

Digialu: Il suo Partito ha come obiettivo l'autonomia,l'indipendenza...La lingua è un passo importante per l'autonomia a suo parere?Oppure ci sono altri passi da fare?
Manolo: L"Autonomia" del MA&L ha duplice valenza in quanto indica sia l'autonomia che vogliamo garantire ai cittadini all'interno della nazione imperiale, sia il desiderio di autonomia che nutre la nostra micronazione.Riguardo a quest'ultimo obiettivo la lingua è importante per la creazione di una cultura, e la cultura propria è il requisito fondamentale che deve avere un popolo per ambire all'indipendenza. Senza di essa non potremmo andare da nessuna parte, per questo è importantissimo darsi da fare.

Digialu: l'autonomia che vogliamo garantire ai cittadini all'interno della nazione imperiale" che intende?Autonomia da che cosa?
Manolo: Autonomia: "il pensare o l’agire senza condizionamenti esterni o l’essere in grado di provvedere da soli alle proprie necessità". Per autonomia noi intendiamo il diritto che il cittadino, o meglio la persona ha di disporre di sè stesso e delle sue facoltà Egli non può essere costretto a fare nulla. Lo stato in cui crediamo noi del MA&L, lo stato che vorremmo realizzare e stiamo realizzando in Impero, è uno stato che lascia completa libertà di scelta ai cittadini. L'unica cosa che viene vietata ai cittadini è tentare di sovvertire l'ordinamento dell'Impero, poichè trattandosi di una micronazione uno se non è di suo gradimento non dovrebbe chiedere la cittadinanza.

Digialu:Io ultimamente mi sono duramente espresso contro i trasformisti,persone che passano anche a ideologie opposte a quella fino ad allora dichiarata in pochi giorni.Lei che ne pensa?
Manolo: Credo che cambiare ideologia da un giorno all'altro sia una cosa assurda nonchè dannosa, ad esempio se uno gestisce un partito e cambiandolo provoca cadute di governi o altri problemi mi sembra molto grave. Mentre una riflessione che porta ad una rivalutazione dei propri ideali e eventualmente ad un cambiamento non credo sia da identificare con "trasformismo", a meno che non ci siano interessi dietro. Quest'ultimo caso riguarda più che altro la coscienza di ciascuno.

Digialu: Questa settimana si è scoperto che lei non si è iscritto il 13/02/2005 ma lei si è iscritto per la prima volta 20/03/2000 ma sotto un altro nome,Kuka,fondatore del Partito Comunista Imperiale,era un comunista.Cosa si sente di dire?
Manolo: Parlo senza alcun problema di questa storia, dal momento che ho deciso in totale spontaneità e tranquillità di renderla pubblica: potevo decidere che la cosa rimanesse segreta per sempre, ma non l'ho fatto. Già da tempo avevo cominciato a raccontare la cosa ai cittadini a me più vicini. Diciamo che in me ha prevalso la voglia di far sapere a tutti di essere imperiale da ben 6 anni, cosa molto rara tra i cittadini imperiali, specialmente attivi. Sono molto orgoglioso di essere ancora qui a lottare per l'Impero. Inizialmente avevo deciso di tenere segreto il mio cambio (l'unica persona che lo sapeva era l'Imperatore, ovviamente a lui lo dissi altrimenti avrei commesso un crimine) per avere l'occasione di ricominciare. Questa voglia di riscatto non era tanto dovuta al cambiamento politico da me subito ma al fatto che col vecchio nickname avevo un comportamento un poco infantile -non scordiamoci che nel 2000 ero parecchio piccolo- diciamo che ero un po' il Rockdeier della situazione. Non che avessi mai compiuto atti illegali, ma dentro di me sentivo di aver subito una maturazione e volevo esprimere il mio cambiamento al meglio, partendo da 0. Riguardo all'aspetto politico, mi dichiaravo comunista, ma con qualche anno in più sulle spalle e diverse letture di argomento politico mi sono ricreduto profondamente. Vedo il mio cambiamento come un qualcosa di profondamente positivo e, consapevole del fatto che il mio professarmi comunista era dettato unicamente dalla giovane età, non mi sento assolutamente un trasformista, mi sento pienamente soddisfatto.

Digialu: Non per essere ripetitivo ma qual’è stato il suo percorso preciso da comunista a liberale?
Manolo : Ero rimasto affascinato dalle promesse del comunismo. Uguaglianza, libertà....Io credo in questi due valori e specialmente nella libertà. Riguardo all'uguaglianza invece dipende da cosa si intende con questo termine: se si intende che nessuno debba prevalere sull'altro vessandolo con la forza sono d'accordo, ma se si intende che il proletariato deve prendere il potere rubando la proprietà altrui, uccidendo e prevaricando sono contrario al 100%. Prima non mi rendevo conto delle implicazioni del comunismo, non mi rendevo conto delle schifezze (scusate il termine) da esso predicate. Quando fondai il PCI chiarii subito "niente Mao, Lenin, Stalin" pensando così di ispirarmi ad un comunismo "pulito", positivo. In realtà la violenza è implicita nella realizzazione del comunismo già nei suoi teorici, a partire da Marx. Leggendo alcuni libri, parlando con diversa gente e cercando online ho iniziato a riflettere veramente su quale potesse essere una ideologia che tutelasse la libertà, il bene più grande che l'uomo possiede -o dovrebbe possedere-. La risposta l'ho trovata nel liberalismo, intendendo come liberalismo non esempi italiani di liberalismo che sono una distorsione, ma il liberalismo delle origini. Un libro che consiglio è "La lettera sulla tolleranza" di Locke: innovativa ai suoi tempi, eppure ancora profondamente attuale. In essa viene affermata l'importanza di valori quali la laicità che ancora oggi non vediamo pienamente rispettati.

Digialu: Ultima domanda.E' mia abitudine chiedere ai miei intervistati qual'è il loro modello,il personaggio a cui si ispirano.Qual'è il suo?
Manolo: Polticamente Locke. Come modello di vita non saprei, mi è molto difficile rispondere e ti spiego perchè.Io intendo come modello un qualcosa da seguire in tutto e per tutto, quindi parlando di una cosa vasta come la vita è difficile per me trovare qualcuno che sia stato perfetto in tutti i campi. Non sarò certo io a raggiungere la perfezione, mi limito a cercare di rubare da persone diverse alcuni atteggiamenti che reputo positivi. In questo sono piuttosto eclettico.

Digialu:Buonasera e grazie della disponibilità.
Manolo: Grazie a lei.

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Intervista all'Imperatore 
lunedì, dicembre 4, 2006, 06:13 PM
Il giornale ufficiale del P.C.I.,"La scintilla",ha l'onore oggi di presentare un intervista esclusiva dell'Imperatore Psicopatico E. dove vengono trattati vari argomenti...dall'Impero al micronazionalismo,dalla lingua alla propria persona.

Digialu:Abbiamo qui il fondatore e Imperatore dell’Impero,Psicopatico E. Buonasera…
Psicopatico :Salve.

Digialu :incominciamo con una sua analisi della situazione politica attuale.
Psicopatico :La situazione è discreta: Governo e Gran Consiglio stanno lavorando positivamente. I Ministri sembrano abbastanza presenti tutti quanti, mentre i deputati non sembrano proprio tutti diligenti però la situazione è sicuramente migliorata in tal senso dopo un inizio in sordina di alcuni, in particolare di qualche deputato UDI che non partecipava.
Per quanto riguarda i partiti, l'ATI mantiene e probabilmente aumenta la sua predominanza, vedremo se l'UDI con la recente svolta riuscirà a recuperare terreno. Per quanto riguarda gli indipendenti, l'unico che si fa notare in questo momento è forse l'MLI mentre gli altri sembrano un po' passivi.

Digialu :è stata recentemente sollevata una discussione sulla lingua imperiale e sulle sue difficoltà a decollare. Lei che ne pensa?
Psicopatico :Penso che la lingua sia facilissima e che i veri patrioti dovrebbero adoperarsi per impararla e iniziare ad usarla ogni tanto.
Dovrebbe esserci maggiore sostegno anche delle forze politiche che non deve dimenticare come la nostra identità sia una cosa fondamentale. Una delle persone che sta dando il buon esempio è Manolo: qualche articolo di Wikimperia, qualche riferimento nel partito e nel giornale, qualche proposta politica per il bilinguismo.
La lingua imperiale ed il suo utilizzo sono semplicissimi, quindi mi auguro che molti altri cittadini tentino di approcciarvisi, anche a piccoli passi.

Digialu :Benissimo.Lei ha visto tutta la storia dell'Impero.Seondo lei qual'è stato l'episodio storico di cui più un imperiale deve andare fiero e dove è stato più accentuato l'amore per la micronazione?
Psicopatico :Penso che gli episodi che più hanno messo in risalto il patriottismo siano la formazione del Governo Provvisorio e l'insurrezione anti-repubblichina.
Il primo è stato un nuovo iniziato ed un punto cruciale per lo sviluppo e la riorganizzazione della nostra nazione che è stato possibile grazie ai volontari che ne hanno preso parte.
Il secondo ha dimostrato quando il popolo si riconosca nell'Impero, nelle sue tradizioni e nella sua identità e che questo grande popolo è disposto a lottare per ciò in cui crede senza permettere a nessuno di snaturare le basi della nostra micronazione.
Penso che un imperiale però debba andare fiero di appartenere a questa nazione al di là degli episodi: siamo l'unica micronazione di origine italica che ha saputo resistere nel tempo e che ha sempre portato avanti i suoi obiettivi e la sua natura. Penso che debba andare fiero del fatto di appartenere a questa comunità, che mai si è vergognata o mascherata: siamo la Micronazione Sovrana Impero crediamo nella Libertà, abbiano la nostra Identità e lottiamo per la nostra Indipendenza!

Digialu : ...appunto indipendenza...quali sono secondo lei i passi più importanti per raggiungerla?
Psicopatico : Innanzitutto bisogna avere pazienza e valutare realisticamente le proprie possibilità e l'evoluzione della situazione esterna ad Impero. Ma non bisogna mai smettere di sognare e di crederci, anche se suppongo che se avverrà la data sia molto lontana, almeno per quanto riguarda l'eventuale indipendenza territoriale. Maggiori possibilità penso ci siano relativamente all'indipendenza nello spazio virtuale. In generale credo sia importante ottenere riconoscimenti e per questo è anche necessario che si accentuino le nostre caratteristiche e la nostra identità. Bisogna inoltre essere caparbi e saper sfruttare le opportunità e le occasioni che nel tempo di presentano.

Digialu: Col senno di poi,adesso,ci sono cose che non avrebbe fatto?
Psicopatico : Forse in passato avrei osato di più, avrei assunto una maggiore auto-convinzione di Impero e avrei dato meno spazio a certi impostori o traditori che intendevano usare me o la mia
nazione per avere spazio nell'ambito micronazionalista.

Digialu : Qual'è una cosa di cui và particolarmente fiero?
Psicopatico : Di essere ancora vivi dopo 6 anni, non è facile specialmente per realtà del nostro genere. E cosa ancora più importante, di essere sempre stati coerenti, di aver sempre promosso il vero micronazionalismo, senza falsarlo o senza spacciare giochi o simulazioni per micronazioni.
Una cosa che mi fa sentire fiero riguarda anche i nostri rapporti con l'estero: infatti NOI non dobbiamo sempre elemosinare riconoscimenti, bensì spesso sono gli altri a chiederceli. Nella maggior parte dei casi è accaduto proprio questo, anche da parte di realtà come il Regno di Barule in Esilio.

Digialu : Giustissimo. A proposito di micronazionalismo,tu hai sempre affermato che Hio è uno dei migliori micronazionalisti d'Italia. Quali gli altri?
Psicopatico : Mi devo correggere. Le scelte e le affermazioni fatte dal personaggio in questione mi hanno fatto cambiare completamente idea. Qualcuno ha scambiato il micronazionalismo, per la mania di saltellare tra micronazioni o false micronazioni e cercare di elemosinare riconoscimenti da chiunque. Tanto che ho visto esaltazioni per entità immaginarie con eserciti immaginari ed addirittura considerare molto importante l'apporto di flotte e soldati immaginari.
Attualmente dubito ci siano micronazionalisti in Italia, al di fuori di imperiali residenti in tale stato. Ci sono state persone che hanno scritto degli articoli interessanti... però di micronazionalisti sinceramente ho i miei dubbi che ce ne siano.

Digialu : Se le dico un nome,Cesidio Tallini,che le viene in mente?Cosa si sente di dire?
Psicopatico : Penso che sia stato fautore di importanti idee ed iniziative che potevano e forse possono dare grandi contributi al micronazionalismo. Non è stato capace però di differenziale le proprie convinzioni personali da teorie e ideali comuni ai micronazionalisti.

Digialu:Siamo alla fine della nostra intervista. Ultima domanda:c'è un personaggio della storia a cui si ispira?
Psicopatico : Il personaggio storico per cui nutro la più grande ammirazione è Tashunka Witko (Cavallo Pazzo). Finché ha potuto ha lottato per la libertà e l'indipendenza della sua gente.

Digialu: Grazie della disponibilità.Buonasera.
Psicopatico:Prego,buonasera.
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Il nuovo giornale del P.C.I...."La scintilla". 
sabato, dicembre 2, 2006, 08:38 AM
Carissimi compagni e imperiali tutti,
è per noi comunisti imperiali un grande giorno in quanto oggi il P.C.I. ha un nuovo giornale..."La scintilla"!
Perchè questo nome?
C'è da dire che c'è un passato storico storico in questo nome,infatti "scintilla" in russo viene trascritto come "iskra" che era il titolo del giornale fondato da Lenin e compagni al tempo della scissione dai menscevichi,ma il titolo non vuole essere un riferimento a ciò che è stato ma a ciò che sarà,infatti una scintilla se cade su una mano non fa niente ma una scintilla può provocare un incendio e noi compagni questo vogliamo essere...il punto di partenza per un rinnovamento culturale e politico nella Micronazione.
Il P.C.I. e l'U.D.I. vengono da un periodo difficile ma se la nostra mano lavorerà insieme a quella del compoagno e il nostro sudore sarà versato dove è stato versato quello del compagno allora possiamo fare grandi cose!
Possiamo scrivere grandi pagine della storia dell'Impero perchè le nostre azioni sono IL NOSTRO FUTURO,IL TUO FUTURO,IL FUTURO DELL'IMPERO!!!

Digialu GT.18
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