BLUVERTIGO - METALLO NON METALLO

Se la Trilogia Chimica segue una logica alfabetica nel suo svolgimento e se il primo capitolo “Acidi e Basi” inizia con le prime due lettere dell’alfabeto, il secondo capitolo inizia con le lettere centrali: “Metallo NON Metallo”. Fatto molto importante da segnalare è che a circa metà delle registrazioni il chitarrista Marco Pancaldi lascia il gruppo e viene sostituito dall’attuale Livio Magnini; la continuità tra i due chitarristi non crea sbalzi, in quanto Magnini riesce a essere un perfetto erede di un *chitarrismo* a metà tra l’astratto e il pentatonico. C’è una crescita nei testi e nelle musiche stavolta concernenti l’età successiva a quella adolescenziale. Si inizia con un intro di 9 secondi fatti di distorsioni elettroniche e con la voce di Pancaldi (simile a quella di Bugo eh!?) che chiede “pronti!?”, e attacca “Ilmiomalditesta” , dove non mancano gli attacchi alle istituzioni (“Le lezioni che subisco a scuola servono solo per il mio mal di testa”). “Vertigoblu” è un altro esempio (riferito alla scuola Morgan scrive che “reagisce alle reazioni, non stimola interessi, non produce cultura e propone da cent’anni le stesse vecchie storie di sposi in riva al lago, gli stessi sperimentali, obsolete concezioni”) o “Fuori dal tempo” (“Il questionario dei tre giorni è proprio fuori dal tempo. I professori sono quasi tutti fuori dal tempo” “Non riesco a dire tutto quello che penso, non posso fare tutto quello che voglio, non posso esaudire i miei desideri: la condizione in cui mi trovo è proprio fuori dal tempo”). “Cieli neri” è una canzone melodica e relativamente semplice con un testo struggente, da ascoltare al buio della stanza con gli occhi chiusi. Non dopo che si è stati lasciati però, perché parla di un amore finito o non corrisposto che non ci si riesce a togliere dalla testa… e quindi si passano i giorni a girare il coltello nella piaga. Non è un caso se Morgan (autore dei testi e della maggior parte delle musiche) sia un ammiratore di Tenco ed Endrigo. Sulla stessa linea di struggimento è “So-Low (L’eremita)”, fantasticamente reinterpretata nel loro ultimo live di MTV-Storytellers. Una specie di ripresa appare però in “Ebbrezza Totale” (“Ora so odiare l’amore, amarne la fine. Questo mare di paure mi nasce dal cuore”). Presenti due strumentali: l’intro iniziale e l’interlude “Cultipagani”.
L’album all’inizio arranca nelle zone basse della classifica, per poi uscirne, e fare un ritorno di fiamma nel periodo natalizio. Ecco un ottimo regalo per il gruppo, che può concludere la Trilogia.