ENRICO RUGGERI-ENRICO VIII E DIFESA FRANCESE

Nel 1986 uscirono ben due LP di Enrico Ruggeri: Difesa francese a febbraio, dopo la sua partecipazione al 36º Festival della Canzone Italiana (San Remo) con Rien ne va plus, ed Enrico VIII ad ottobre. Al momento del loro riversamento in CD, Difesa francese uscí anche singolarmente, mentre in tutte le copie di Enrico VIII furono inserite anche le canzoni di Difesa francese. Difesa francese contiene sei canzoni, di cui le quattro centrali (Non è piú la sera, Rien ne va plus, La bandiera e Certe donne hanno come filo conduttore l'amore. Con la memoria, il pezzo che apre l'abum, è la cover di Foreign Affair di Tom Waits, con un testo in italiano che parla di solitudine. Nella struggentissima Rien ne va plus predomina il parlato, mentre La bandiera (sottinteso "dell'amore") ha un fortissimo contrasto, sia ritmico che melodico, tra le strofe, il bridge e il ritornello, che si accompagna ai movimenti di corsa e alle pause suggeriti dal testo. Invece Certe donne è, come per contrasto, molto piú semplice, al punto da ricordare quasi una ballata popolare. Chiude l'album La medesima canzone, sulla solitudine, la cui melodia appare sospesa. Enrico VIII si apre con Je t'aime, che in francese ha solo queste parole. Segue Il portiere di notte, sull'amore impossibile tra un portiere d'albergo e una prostituta, uno dei pezzi migliori di Ruggeri. Dalla vita in giú (il titolo non ha bisogno di spiegazioni) adotta sonorità che ricordano la musica latinoamericane, mentre L'uomo che ami è genuinamente rock. La carta sotto invece è swing, ed è un po' il contraltare di Rien ne va plus: come là si celebrava l'impegno, qui si raccomanda il disimpegno. Cuba, su un turista che trova l'amore nell'isola caraibica, è trascinante, è quasi una marcia trionfale. Gli uomini piccoli accusa la meschinità di chi sacrifica tutto al potere e al successo, cosa sempre attuale. La partecipazione è piú "progressive" che altro. Non finirà, che chiude l'album (ci potevano essere dei dubbi?) è romanticamente malinconica, soffermandosi sull'ineluttabilità dell'invecchiamento ma anche sulla speranza che l'amore continui nonostante tutto.