FRANCO BATTIATO - La voce del padrone


 

Per chi pensa che il pop sia un genere commerciale, schifoso ed essenzialmente stupido è l'ora del pwned La voce del padrone infatti è uno degli album più riusciti del geniale cantautore sicialiano Franco Battiato, pubblicato nel 1981 è quasi interamente composto di sonorità che vanno dal pop al synth pop, con grandi testi e grandi musiche amalgamate perfettamente. Sette brani imperdibili a cominciare da Summer on a solitary beach, che con il suo leggero sax e una batteria appena accennata va proprio a ricordare le spiagge tropicali, le atmosfere vacanziere, è uno dei brani migliori di un album a livelli altissimi. Anche Bandiera bianca non scherza naturalmente, con l'aggiunta di una chitarra elettrica che comunque influisce poco sul leggiadro stile dell'album. Tipicamente anni '80 Gli uccelli, specie nella 2° parte dopo un inizio acustico dove domina il pianoforte, bellissima la carrellata sonora finale per un brano dedicato al volo, al cielo e naturalmente ai volatili. Hit invece la celebre Cuccurucucu, ormai passata alla storia, simpatica, con un testo assurdo e che Battiato ha sicuramente partorito con genialità eccentrica. Ballata invece Segnali di vita, e si prosegue per la famosissima Centro di gravità permanente, che non ha bisogno di ulteriore spiegazioni, un brano sempreverde e che ha resistito per 24 anni nella memoria di un paese. Ma la chiusura dell'album, che sembra riprenderne l'inizio, ci regala ancora sorprese con Sentimento nuevo, viaggio amoroso-sessuale di Battiato in maniera delicata, gradevole, pop. Necessario per chiunque, un album capolavoro.

Duck Luca