GARBO - Fotografie


 

Franco Battiato non sopportava "i cori russi, la musica finto rock, la new wave italiana, il free jazz punk inglese, anche la nera africana". Cos'è quindi la new wave italiana? Una nicchia del synth pop degli artisti italiani anni '80, che ha in Garbo il suo rappresentante maggiore. Fotografie è una raccolta della metà del decennio pop e riedita nel 2004, ripercorre gli anni ruggenti del cantante. Parte con Radioclima, che può essere una fusione tra lo stile di New gold dream e il synth pop alla Communards, si prosegue con Moderni, quasi post punk alla Billy Idol ma che va a ritagliarsi uno stile soft. A Berlino va bene, il primo singolo dell'artista, è invece un brano energico, dal testo malinconico (ascoltare la versione acustica per credere), un contrasto appariscente avvolto nelle tastiere. Vorrei regnare è un altro pezzo forte, che dopo la breve introduzione con la chitarra elettrica elabora un new wave alla prima maniera. Il testo sull'immobilità dell'uomo rispetto al tempo è ben congeniato, la voce ha chiaramente ispirato Samuele Bersani. Più rock la strumentale Frontiere, solo fischiettata. Per il resto si segnala le perfettamente pop (e ricordo che pop per me non è spregiativo) Cose veloci e Quanti anni hai, la seconda soprattutto, che non ha nulla a che vedere con quella di Vasco Rossi. E' presentata in due versioni: la prima per la raccolta abbastanza moscia, se ne poteva fare a meno, la seconda invece musicalmente ottima. In definitiva un album che per gli amanti della new wave non deve mancare, tranne che a Battiato.

Duck Luca