GIORGIO GABER- CON TUTTA LA RABBIA, CON TUTTO L'AMORE

Riassumere uno dei più grandi cantautori e showman del '900 in Italia non è sicuramente compito facile. In 30 anni di spettacoli teatrali ha infatti attraversato la storia italiana e quella mondiale con monologhi, comicità, momenti di riflessioni ma anche, e soprattutto, canzoni. Questo cofanetto (uscito ormai un annetto fa) raccoglie le migliori, dal 1970 (con lo spettacolo Il Signor G) al 2000 (con lo spettacolo Un'idiozia conquistata a fatica), in 3 cd. Dal primo, dall'inizio al 1975, possiamo trovare capolavori come Far finta di essere sani, Cerco un gesto naturale, l'esilarante Quello che perde i pezzi o i momenti idealistici di La Libertà, attuale inno imperiale. Canzoni brevi, momenti di poesia e di grande musica, per descrivere, con grande delicatezza gli anni '70. Ma è il secondo disco che forse può essere analizzato maggiormente, che dall'invettiva divertente di La nave, di un certo tipo di piccolo borghese pieno di pregiudizi, l'epica disperazione di La peste o l'inno di C'è solo la strada, dalla musica veramente superba. Ricordiamo però anche i brani dallo spettacolo Polli d'allevamento (forse il migliore, data anche l'importantissima collaborazione di Franco Battiato e di Giusto Pio), con esemplari come I padri miei, i padri tuoi, un capolavoro di sperimentazione musicale intrecciata a un testo sull'educazione, sul cambiamento, oppure l'attacco al conformismo di Quando moda è moda, che sfocia in uno sfogo praticamente diretto del cantautore. C'è spazio, ovviamente, anche per gli anni di piombo, alla critica sociale con Io se fossi Dio, 14 minuti censurati (ma qui proposti ovviamente in versione originale) dove si analizzano i politici, i giornalisti e il terrorismo di fine anni '70, rapimento di Aldo Moro compreso. Importanti anche i fine anni '80 e '90 con Il dilemma, i media rappresentati in Una strana famiglia, la disillusione di molti in Qualcuno era comunista, gli anni del bipolarismo con Destra-sinistra, della globalizzazione con Il Mercato e il ritorno su temi molto cari a Gaber con Il conformista e Una nuova coscienza. Cofanetto più che necessario, per conoscere la cronaca, la musica e l'arte, di uno dei più geniali autori degli ultimi 50 anni.