GOTYE - LIKE DRAWING BLOOD

Posizionare questo album di Gotye è abbastanza difficile. Sia geograficamente, l'artista (Wally De Backer)è nato in Belgio ma vive in Australia, sia musicalmente, visto l'intreccio di generi presenti in questo album. Ci si muove su diversi binari infatti e possiamo dire che l'elettronica è quello fondamentale, negli arrangiamenti, nella mentalità, nella precisione, con atmosfere un po' trip-hop alla primi Portishead. Non c'è comunque la colossale malinconia di questi ultimi fortunatamente, con incursione di ritmi ben più definiti e divertenti. Esempio lampante è The Only Way, costruita su percussioni vibranti sulle quali si muove una ballata energica, sorprendente e lussuriosa. Ben altro respiro è Hearts a mess, con atmosfere lente e sensuali mischiando pop con influenze più ricercate (e anche a strizzate d'occhio come il falsetto). Molto più calda è Coming back, dal ritmo spagnoleggiante con percussioni vibranti e ottoni. Il lato più ballabile è formato da Thanks for your time, ottimo brano in bilico tra i Kraftwerk ultimo periodo e il lato meno spensierato della dance anni '70 e soprattutto Learnlilgivinaloving, vera e propria boccata d'aria fresca, con chitarre funk, coretti, quasi un'attualizzazione dei migliori Earth, Wind & Fire. Detto questo, si torna al trip-hop, con Puzzle with a peice missing (il titolo sbeffeggia...e come se sbeffeggia) e anche a un episodio decisamente minore: Seven hours with a backseat driver. Chiude l'evocativa Night drive, prima che The Worn out blues ritorni all'inizio (la brevissima title track), in una sorta di cerchio. Album consigliato a chi non abbandona un disco dopo la prima impressione, a chi non si spaventa dalla lunghezza dei brani e ai cultori della contaminazione stilistica.