JOE JACKSON - NIGHT AND DAY

Dio benedica il 1982, l'anno di The Nightfly di Donald Fagen, di New Gold Dream dei Simple Minds, due grandissimi capolavori. E di Night and day di Joe Jackson. L'artista in questione non ha la verve rock dei Simple Minds, anche se partė anche lui dalla new wave, nč il perfezionismo maniacale di Donald Fagen, ma ha prodotto un capolavoro di pop-jazz. Unendo le percussioni, l'elettronica, i ritmi latini, il gusto della classica e il suo pianoforte il risultato č una serie di brani scintillanti, senza sbavature. Le differenze da Nightfly sono molteplici, questo infatti sviluppa lo stesso genere in modo molto diverso, con impostazione fredda, sintetica, quasi architettonica. Qui invece Joe Jackson, sebbene curi tutto con grande attenzione, prende le cose pių alla leggera, affidandosi anche a improvvisazione, agli schemi della canzone pop. Il manifesto č chiaramente Steppin' out, famosissimo singolo che districa la tastiera su una pregevolissima linea di basso. Ritmo incalzante, sovrapposto a una cadenza rassicurante, la voce lineare e vagamente anni '80 sono le chiavi per aprire la porta del cuore e della memoria. Ma il disco chiaramente non si esaurisce nella sua carica di idee: basta pensare alle percussioni imprevedibili di T.V. Age, che tiene nell'impostazione vocale e in alcuni momenti del pianoforte (che influenzeranno il piano caotico del David Bowie di Outside). I ritmi latini si intravedono in Another world e occupano in una samba in punta di piedi come Target. Momento intimo, di relax con Breaking us in two, ballata pop ben congegnata, che anticipa i movimenti ballabili di Cancer, sempre su musica latina. Toni quasi epici per Real men, che tuttavia non cede al richiamo sornione della chitarra elettrica per un brano del genere, rimanendo fedele all'impostazione sul pianoforte. Gran finale con Slow Song, tirata finale di voce e organo. Night and day di Joe Jackson rappresenta un mirabile esempio di disco veramente ottimo, che non cade neanche nella tentazione dell'arricchimento gratuito, della produzione sfarzosa. Tutto, anche se curato, rimane semplice, come un'intuizione.