REM - ACCELERATE

Recensione di una grossa novità, probabilmente una delle principali di questo 2008: il nuovo album dei REM. L'attesa era molta, la band a partire da Up non ne aveva azzeccata quasi una: Up risultò sconclusionato, Reveal inconcludente e Around the sun un passo indietro. C'era necessita di voltare pagina, i REM lo hanno fatto. Lo si poteva già da alcuni momenti del concerto ripreso nel album live (vedi So fast so numb), ma è solo con i brani inediti che si può confermare. Come dicono tutti i giornali, si tratta di un album veloce, principalmente rock, senza le sonorità tipiche di Michael Stipe e soci. Dare un giudizio non è molto semplice, sicuramente siamo migliorati rispetto a quanto fatto da 10 anni a questa parte, l'album è infatti perfettamente ascoltabile, con canzoni buone e senza scadere nella banalità, dilagante in Around the sun. Tuttavia ci sono alcuni dubbi, come per l'altro album rock del gruppo Monster, questo non è esente dagli stessi difetti. Uno su tutti la mancanza di un brano di grande impatto, se nel 1994 non bastarono King of comedy, What's the frequency, Kenneth? e Tongue, qui Living well is the best revenge, Supernatural Superserious e Hollow man non possono saziare la fame di capolavori. Ci sono comunque buoni momenti, come nei 2 minuti e mezzo di riff incandescenti di Man-sized Wreath, nel mezzo (purtroppo) capolavoro che è Hollow man, probabilmente il brano più significativo o Mr.Richards. Un'altra speranza poteva arrivare da Until the day is done, ma che risente del classicismo della ballata REM, senza aggiungere nulla alle precedenti (come ai suoi tempi fece Leaving New York). Anche la chiusura di una deturpata I'm gonna DJ non promette troppo bene, fortunatamente la canzone ha avuto una versione live decisamente migliore, che fa sperare per una complessiva rivalutazione di questo album. Simile quindi, ma leggermente migliore, a Monster, questo Accelerate mostra nuove potenzialità dei REM, che potrebbero essere sfruttate al meglio in un prossimo album. Ma così, il risultato non può che andare oltre la più che sufficienza.