ROYKSOPP- MELODY A.M.

Dopo i Pet Shop Boys passiamo a quelli che sono stati definiti i legittimi eredi, un altro duo ma non inglese, bensì proveniente da una delle scene musicali più importanti degli ultimi tempi (insieme a quella francese): quella norvegese. Questo primo album, Melody A.M. è comunque piuttosto lontano dallo stile leggero dei PSB e fa un uso molto più marginale della voce, rimane comunque un gran bell'album, uno dei più interessanti dell'inizio del XXI secolo. Dichiarazione di intenti è sicuramente So Easy, melodia elettronica accompagnata da suoni vocali, non ricondubili a parole di senso compiuto, in una musica dai forti toni ambient. Spruzzi kraftwerkiani nella techno di Eple, strumentale e coinvolgente (anche per la non eccessiva durata). Voce femminile campionata la troviamo in Sparks, altro brano ambient, quindi più lento ed elaborato, ma comunque interessante. Prova di equilibrio è In Space, uno dei pezzi migliori, a metà strada tra l'elettronica pura e semplice e il synth pop. Da discoteca è invece Poor Leno (uno dei singoli dell'album), brano dalla musica molto bella e non traboccante di effetti elettronici, per un risultato forse più monotono del resto. Elettronica, hip hop e new jazz negli elaboritissimi 7 minuti di Royksopps night out, suite centrale e piuttosto diversa dai temi principali del disco, ma non è un difetto, bensì un pregio. Da citare ovviamente anche Remind me, brano fintamente semplice e lineare, ma arricchito di una base decisamente di classe, dietro la voce vecchio stile. Chiudono il brano ambient forse trascurabile She's so e la "sperimentazione" di 40 Years Back Come. Album quindi consigliato, come prova di stile di uno dei gruppi più interessanti tra quelli nati negli ultimi anni.