SCISSOR SISTERS - NIGHT WORK

Visto com'era andata con Ta-Dah , non so alla fin fine cosa mi abbia convinto a scaricare questo ultimo lavoro degli Scissor Sisters. Uscito nel 2010 appena pronto per l'estate e cercando di piazzare un singolo di successo che non ci lasci a Waka waka, Night work è probabilmente l'uscita più influente di questi mesi. La copertina (il sedere del ballerino Peter Reed) ha creato subito scalpore, con la censura del social network (o bigot network, a questo punto) Facebook. L'idea è originale e in pieno stile gay-friendly come la band, ma rimane forse l'unica cosa nuova di un album che suona datatissimo. Non basta infatti la produzione (la stessa dell'ultimo album dei Killers) e le ventate di effetti elettronici per innovare una musica che è sostanzialmente ferma alla disco-music anni '70. Qualcuno ha provato a tirare in ballo i Frankie goes to Hollywood, chi gli Wham! ma per me siamo ancora più indietro. Any which way è emblematica sotto questo punto di vista. Falsetto quasi esagerato, ritmica funky, perfino qualche violino per rimarcare le derivazioni, per un risultato da febbre del sabato sera con qualche tastiera in più. Cos'è il nuovo singolo Fire with fire se non una sorta di ibrido ballata-dance che sentiamo da 30 anni? A questo punto era decisamente meglio Human (per non parlare della freschezza di I don't feel like dancing, di Ta-dah). Harder you get pare essere uscita dagli Earth Wind & Fire di System of survival, che non a caso è uno degli album più brutti del collettivo. Night work è una Ma Baker dei Boney M senza la verve che li contraddistingueva. Skin this cat è una canzone di Moroder senza la classe del compositore, come possiamo trovarne nella colonna sonora di Scarface. Si salva l'accoppiata Skin tight- Sex and violence, la prima infatti ha un buon ritmo e un ritornello degno di nota (senza che emerga dalla palude del genere), mentre la seconda è l'unica che tenta di portare qualcosa di variegato, con richiami più che altro ai Pet Shop Boys. Chiude Invisible light, un'occasione persa per un album perdibile.