SIMPLE MINDS - Early Gold




Il cammino tra il post punk e il suono di New gold dream, così caratteristico e new wave, tre anni quindi di sperimentazione, di confusione, di evoluzioni del gruppo scozzese riassunti in una raccolta composta dal meglio dei primi 5 album: Life in a day e Real to real Cacophony del 1979, Empires and dance (che recensirò a parte) del 1980, Sons and fascination/Sister feelings call del 1981 e New gold dream '81-82-83-84 del 1982. Un album molto bello, particolare, elaborato. Si parte con le tastiere di Life in a day, post punk arricchito che Jim Kerr percorre abilmente con una voce utilizzata fin da subito ai vertici, niente male per un primo singolo. Un passo indietro dallo stesso album per la rockeggiante Chelsea girl, bellissima comunque in tutte le sue chitarre. Cambiando album si può notare subito la differenza, parte con Changeling, che raggiunge un'atmosfera punk dopo un'ottima introduzione, più interessante Factory, con un theme che sembra uscito da Ralf und Florian dei Kraftwerk. Così anche Premonition, che risente di Metal on Metal. Si passa quindi al 1980 con I travel: un brano spettacolare che dietro al ritmo dance nasconde un ripetersi dei suoni, una lavorazione mai più raggiunta dai Simple Minds. Un capolavoro. Dello stesso album abbiamo Celebrate e Thirty frames a second, non raggiungono il livello della precedente ma sono fondamentali nel cammino verso il new wave. Nel 1981 abbiamo The american, dove il poco d'elettronica è ricoperto da una sonorità che riporta agli anni precedenti del post punk. Love song invece è un tassello fondamentale, che vede un buon lavoro dei sintetizzatori, meglio ancora Sweat in bullet, che coniuga le due sonorità lanciandosi verso i motivi trainanti di New gold dream, altro brano di grande bellezza. Le altre quattro tracce sono del capolavoro del 1982: Promised you a miracle, Glittering prize, Someone somewhere in summertime e New gold dream 81-82-83-82, chiusura splendida ma che rimando alla recensione dell'album.

Duck Luca