THE JUAN MACLEAN - THE FUTURE WILL COME

La musica da discoteca, l'elettronica, la techno, l'house possono essere considerate musiche minori, senza il fascino del cantautore, della chitarra. Possono essere pure snobbate, per chi sente una voce campionata o un ritmo ripetuto. Ma sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano perchè, anche quest'anno, è uscito un altro grande album oscillante tra synth pop, dance e house: The Future Will Come, di John MacLean, in arte The Juan MacLean. Dopo gli Hercules & Love Affair l'anno scorso, questo 2009 ci porta un album pieno di rimandi e citazioni, di suoni sintetici a non finire, di voci femminili senza spessore. I riferimenti più evidenti sono agli Human League (The Simple Life cita Love Action, No time invece si concentra su Being Boiled), ma i grandi mostri dell'elettronica di consumo (i Kraftwerk, Moroder, Jarre) non vengono chiaramente ignorait. Disco easy listening, The Future Will Come si fa notare per le lunghe escursioni dance e house come in Simple Life, in apertura, ma altrettanto bene riesce in Tonight, trascinante groviglio di tastiere e campionamenti (la tromba, in un procedimento analogo appunto a quello degli Hercules). Happy House, lo dice la parola stessa, sono 13 minuti di house sorretta da un accordo di tastiere, con un'impronta maggiormente dettagliata sulla voce. Gli altri brani prendono anche pieghe più synth pop come la title track, One day che si appropria pure degli archi per il suo delirio da discoteca. A new bot e Human disaster sono già meno riusciti, in particolare il secondo è un tocco quasi intimista di elettronica e voce, potrebbe interessare chi ascolta ambient ma sinceramente viene a noia. Molto meglio Accusations e soprattutto No time, che appunto riprende la musica di Being Boiled (quasi a livello del plagio) per ricamarci poi una maggiore personalità nel proseguire del brano, con rimandi agli anni '90. Album senza dubbio godibile, inferiore all'analogo episodio degli Hercules & Love Affair ma qui non c'è Antony.