TALK TALK- IT'S MY LIFE

Spesso si parla dei Talk talk come coloro che, dopo il successo synth pop anni '80, si sono completamente reinventati verso sonorità più complesse e sperimentali. Io mi fermo al synth pop, presentando l'album principale del periodo: It's my life, del 1984. Altro consiglio datato anche questo è mi fu presentato come uno dei migliori dischi anni '80, pieno di creatività e di innovazione. Il suono sintetizzato è onnipresente (ma senza Brian Eno), ma si possono trovare angolazioni diverse. Lo si vede in Dum dum girl, che da una melodia leggera e appena accettata si passa alla cavalcata tipica di quel periodo, in un ritornello in perfetto stile pop. Ancora più interessante è Such a shame, in cui il cantante Hollis abbellisce ulteriromente l'ottima musica (lo si può benissimo vedere nelle parti "strumentali"). Sicuramente uno dei brani migliori. Ma dobbiamo anche la title track, singolo principale, anche qui non solo prodotto di puro consumo, ma anche buone atmosfere sintetiche, il commerciale tuttavia impenna nei minuti finali, forse in maniera negativa. Meglio passare quindi a Tomorrow started, in cui irrompe una fintissima tromba, forse per dare un tocco di classe, forse per rendersi ancora meno commerciali...Ma come Such a shame anche questa è una buona canzone, in tutti i 6 minuti. Più ritmo con The last time, ma a parte quello ce la possiamo benissimo dimenticare. Leggermente migliore (anche qui una buona dose di velocità) Call in the night boy, un pezzo molto da Bronski Beat in cui ci si diverte anche con il pianoforte e con solitarie chitarre elettriche. Infine It's you ricalca un po' il singolo di lancio, con risultati apprezzabili, una buona chiusura. Quindi questo It's my life è abbastanza buono, soprattutto per alcune parti più lontane dal canone synth pop. Ma sicuramente non un ascolto obbligato.