TEARS FOR FEARS - Tears roll down (Greatest Hits 1982-1992)


no copertina album

"Scaricati Donnie Darko, Duck!" Per farmi scaricare quel film e rispettiva colonna sonora Talref si è dovuto consumare le dita sulla tastiera, avendo, comunque, successo. La colonna sonora di quel film è dell'artista che mi appresto a recensire: i Tears for Fears, duetto pop rigorosamente anni '80 (come tutte le altre recensioni di questo periodo) capace di creare ottimi brani leggeri sì, con qualche chitarra elettrica, sintetizzatori non protagonisti ma come ottimi comprimari e un reparto di percussioni non indifferente per creare 12 brani di grande spessore musicale. Sowing the seeds of love apre la raccolta, con atmosfere fresche, disimpegnate e trombe nel finale: tipicamente pop, di quello migliore. Segue un classicissimo: Everybody wants to rule the world, pezzo che ha varcato il glorioso decennio per entrare nella storia della musica commerciale (non in senso spregiativo). Spruzzate di rock e di synth pop per creare uno dei migliori pezzi di questo album. Più lento, ma non per questo con meno fascino, Woman in chains con una gradevole voce femminile e con un finale bellissimo con una battiera possente e cori finali. Tutt'altro genere Shout, più banale, più rock, ma che ha poco da dire se non i passaggi intermedi con i sintetizzatori. Ma il capolavoro è subito dopo: Head over heels, un brano favoloso che vale sicuramente tutto l'album, ottima la tastiera (che apre i 4 minuti e 14 di questa canzone e li accompagna). Ancora da "Donnie Darko" c'è Mad world, che così purtroppo dice ben poco, consiglio comunque l'ottima versione acustica. Rockeggiante invece Laid so low (Tears roll down), un'altra perla del disco. Il resto ha poco da dire e dobbiamo arrivare alla stupenda Advice for the youn at heart, monumento alla semplicità che nella sua bellezza farebbe impallidire i cultori degli assoli chilometrici: un capolavoro. Disco quindi ottimo e necessario.

Duck Luca