ULTRAVOX - The best of


copertina album

Altro gruppo britannico storico, gli Ultravox sono tra i maggiori esponenti del synth pop più acerbo degli inizi anni '80. Partiti dal punk con John Foxx, esaltato da critici del progressive come l'ispiratore e il maggiore esponente del gruppo (che ha avuto ben tre cambi di leadership), io preferisco parlare del 2° periodo, più innovativo, più sintetico e decisamente più ascoltabile, definito dal genio di Midge Ure. Questo 2° periodo è ben rappresentato da questo album antologico, rintracciabilissimo e anche economico. Apre Sleepwalk, uno dei singoli del primo album dell'era Midge Ure, tra punk ed elettronica per un incrocio un po' ostile all'apparenza ma che può riservare sorprese. Infatti l'ostilità è rappresentata meglio dal seguente Waiting, che potrebbe convincere un ascoltatore distratto ad abbandonare l'album. Più robotizzata è Passing strangers, che ha il merito di rimettere sulla retta via questa antologia, ma quello che segue è sicuramente il meglio: Vienna. Title track dell'album del 1980 è un synth pop lento e kraftwerkiano, sono fissato ma è riconoscibilissimo, la voce di Midge Ure, acuta, riesce a dare quasi il meglio di sè con uno dei più famosi ritornelli di tutto il mondo musicale. Troviamo poi di importante The voice, più rock e innovativa del resto, la troviamo nell'originale in studio, ma migliora ancora di più nella versione live. Altro grande brano è Hymn, inno pessimista, piuttosto simile alla precedente ma decisamente più definita, belli i mini assoli elettronici. Seguono la strumentale Monument, che non mi ha mai detto molto, We came to dance, bella ma semplice e piuttosto monotona, la triste Dancing with tears in my eyes, che rimane uno dei brani migliori di tutta l'antologia. Finale dimenticabile ma notiamo la versione live Love's great adventure, la militareggiante All fall down (divertente, ma perdibile) e una deriva innica, quasi orchestrale, e poco elettronica con All in one day, bellissima e originale per il gruppo. Teoricamente per uno a cui il genere piace l'album non dovrebbe mancare, ma si ha la sensazione che forse qualcosa di meglio lo si può sempre trovare.

Duck Luca