VAN MORRISON - ASTRAL WEEKS

Pubblicato nel lontanissimo 1968, Astral Weeks è il 2° album del cantautore e bluesman americano Van Morrison, uno degli artisti più interessanti del genere, sia per qualità (come dimostra il capolavoro che sto per recensire) per quantità, con una produzione frequente in tutti i 40 anni di carriera. Il retaggio musicale è semplice: tantissimo blue's, tantissimo folk, ma anche la curia maniacale degli ambienti jazz e la spontaneità del country, insieme in 8 brani indimenticabili. Il primo è la title track, dove sulla base di voce e chitarra acustica, si innestano molti strumenti tra cui il basso e gli archi (in una sequenza memorabile). La seconda, Beside you, è molto diversa. La chitarra assume un ruolo di contorno, più virtuosistico, e la voce ha un ruolo di primissimo piano, con il canto non troppo aggraziato di Van Morrison. Più veloce e piena di chitarre acustiche è Sweet thing, con un'atmosfera notevolmente arrichitta dalla delicatezza del flauto traverso. Il country è facilmente riconducibile a Cyprus avenue, mentre un blue's più deciso pervade The way young lovers do, in cui c'è fortissima presenza dei fiati e di archi più aggressivi. Sapori più classici per i 9 minuti di Madame George, mentre torna come grande protagonista la chitarra acustica in Ballerina, alla quale va il merito anche di un'ottima voce. Chiudono toni più tristi e una tromba alla Miles Davis in Slim Slow Slider. Album imperdibile, un capolavoro e pure facilmente rintracciabile nei negozi, non avete scuse!