VAN MORRISON - MOONDANCE
Uscito 3 anni dopo il monumentale Astral Weeks, Moondance è il terzo album di Van Morrison, figura importante del blues internazione fin dagli anni '60.
Nel 1970 appunto pubblica Moondance, ed è un bel salto rispetto all'album precedente, infatti l'improvvisazione, la leggerezza e la semplicità di Astral weeks lasciano posto a strutture più complesse, artificiali e tradizionali che rendono il tutto più easy listening.
Abbandonata ogni pretesa più vicina al jazz, il risultato è un blues classico ottimamente riuscito, ben fatto in tutte le sue parti (nella musica, nella voce, negli arrangiamenti).
Irrompe la forma canzone e addirittura i singoli, tra cui spicca l'eterno classico (ripescato da Bublè, in una versione semplicista) Moondance, brano in cui su una base di pianoforte si intrecciano i vocalizzi, acuti, di Morrison e i fiati, tra cui buoni assoli di sax.
Di tutt'altro stampo Crazy love, ballata romantica e quasi sdolcinata in cui il cantante abbandona il classico tono aspro per un'interpretazione maggiormente consona alla musica lenta e fatta quasi solamente di chitarra acustica.
Ritmatissimo singolo Come running, da pista da ballo. Anche qui la parte del leone la fanno i fiati, ma si segnala anche la chitarra, accompagnamento qui di grande rilevanza (a discapito del ruolo).
I toni più country di These dreams of you, quelli più scanditi (quasi militareschi) di Everyone e la perfetta musica leggera di Glad things non possono che dimostrare la fruibilità di un disco di questo tipo e il suo passaggio per diventare un classico del genere blues.