SAMUELE BERSANI - MANIFESTO ABUSIVO

Dopo i canonici tre anni di attesa, torna anche Samuele Bersani in un autunno musicalmente molto caldo. Per dissipare i dubbi fin da subito, questo Manifesto abusivo, datato 2 ottobre 2009, non riesce a eguagliare il vero capolavoro del romagnolo: Caramella smog. Tuttavia dopo un album che ha lasciato amaro in bocca (L'aldiqua, per tutta una serie di banalità sia musicali che testuali), questo nuovo lavoro di Bersani ci lascia più soddisfatti. Registrato a Cattolica, è paradossalmente simile a L'oroscopo speciale, di cui ricalca certe sonorità e alcune riflessioni. Certo, ormai il cantautore s'è fatto più schietto, tagliente, appassionato, attivo, e sulle storie de L'oroscopo speciale si sono parcheggiati i paradossi, la società e l'impegno. Come negli ultimi due album infatti, anche Manifesto abusivo si ciba della situazioe italiana del presente. Dobbiamo dare il merito a Bersani di aver trovato cose nuove, soprattutto in campo melodico, a partire da Ragno, sul valore dell'arte e in swing-jazz, con il cantato di un ragno in romanesco. Vale la pena riprendere in mano anche il primo singolo: Ferragosto, scritto con Sergio Cammariere e che si mostra in un pop cantautoriale che tenta di sfuggire dalla forma canzone. Meglio ascoltare anche A Bologna, uno dei brani migliori e musicalmente parlando perfettamente riuscito. La canzone è una dichiarazione d'amore per la città, chiaramente in uno stile tutt'altro che melenso. L'oroscopo speciale è un punto di riferimento, evidente nella title track, ma anche in Anche Robinson Crusoe o Valzer nello spazio, che si trascina leggera. La ballata di punta c'è sempre, come Lascia stare in L'aldiqua qui abbiamo Un periodo pieno di sorprese, uno degli episodi meno sfruttati. Meglio consolarsi con Pesce d'aprile, assolutamente la canzone migliore, in cui dall'albergo di Alcatraz, Bersani parte per una tangente paradossale di relazioni orrore-spettacolo, puntando anche su una musica di grande presa. Manifesto abusivo è un episodio nella norma della carriera di Samuele Bersani, che però inverte il trend negativo e forse, tra tre anni, potrà regalarci il suo secondo capolavoro.