CLUB 8 - THE BOY WHO COULDN'T STOP DREAMING

Ricomincia il viaggio in Svezia, dopo aver parlato del talentuoso Jens Lekman è ora di questa band: i Club 8, etichettati come indie. Duo uomo-donna, secondo un abitudine piuttosto come, con questo nuovo album, il 6°, ha raggiunto veramente vette altissime di bellezza ed intensità, incentrando uno splendido album pop. Canzoni per lo più sui tre minuti, per lo più acustiche (chitarra e pianoforte sono l'ossatura essenziale di tutto il disco), a formare una raccolta forse non molto eterogenea ma comunque di grande fascino e di grande presa. Si viaggia tra ritmi lenti e poetici (Jesus, walk with me, Hopes and dreams, ma soprattutto Leave the north) ma anche atmosfere più decise. E sono proprio queste le perle del disco, si parte con Whatever you want, cantata con leggerezza e dinamismo, Heaven o ancora meglio, forse il capolavoro vero e proprio When I come around, in cui l'appeal radiofonico (ma dubito la si sentirà) non è preconfezionato, ma un ottimo risultato nella ricerca di un suono delicato quanto appassionante. Discorso a parte meritano la già citata Leave the north e In the morning, ballate lente con la prima dominata dagli archi e la seconda con la presenza solitaria della chitarra. Merita molto l'ottimo utilizzo del violino (e qui Jens Lekman si sente) e della batteria in Sometimes. Album da ascoltare, anche senza grande attenzione, per l'ottima riuscita di tutto l'insieme, mai stancante anche nel suo genere.