CLUB 8 - THE PEOPLE'S RECORD

Sorprendente. Se c'è un aggettivo per descrivere questa nuova fatica del duo svedese Club 8 è proprio sorprendente, perchè un gruppetto indie scandinavo bravo sì, ma pur sempre legato a Belle and Sebastian e figli vari, è riuscito a sorprendere. Il precedente The boy who couldn't stop dreaming (2008) era in fondo la solita storia: canzoni ben costruite, ritornelli riusciti, molta ma molta dolcezza, con qualche chicca qua e là. Bello, per carità, ma senza portare novità. The people's record uscito nell'estate 2010 invece sorprende. L'inizio infatti è quello che meno ci si poteva aspettare: un ritmato riff di chitarra elettrica e percussioni. Western Hospitality (queesto è il titolo del brano) è come un teletrasporto tra la Scandinavia dell'indie pop alle isole caraibiche; il distacco da Jesus walk with me, prima traccia del precedente disco è totale: i toni dimessi vengono accantonati per far spazio a cori in evidenza, la delicatezza della chitarra acustica impallidisce al cospetto della babele sonora del nuovo corso. Il marchio Club 8 c'è ancora, visto che Isn't that great non avrebbe sfigurato nemmeno nella veste più semplice possibile, ma le sonorità latine permeano l'album creando effetti sempre diversi come nell'accopiata Dancing with the mentally ill e My pessimistic heart, mostrando i contrasti tra la voce della brava ma sempre freddina Karolina Komstedt e le sonorità avvolgenti. Non si può fare a meno di segnalare il sax di Like me, che completa degnamente un brano pantagruelico tra percussioni, cori e chitarre. Il pop resta sempre centrale, come in Be mad, get ill, be still (che pare un pezzo preso dal loro The friend I once had, uno degli album più immediati), ma il risultato è più curato negli arrangiamenti, come in Shape up. L'indie pop è sempre un territorio impervio e pieno di potenziali fregature. I Club 8 potevano tranquillamente proseguire la strada di The boy who couldn't dreaming, fino a terminare le idee melodiche, hanno invece preso la strada più difficile del cambiamento totale, realizzando questo bellissimo The people's record, una delle massime vette dell'estate 2010.