D12 - D12 world


Ho comprato questo compact disc con grandi aspettative. Sono da sempre un fan sfegatato della crew di Eminem, quella sporca mezza dozzina che tanto mi ha fatto ridere con i propri testi irriverenti verso tutto e tutti. Mi ricordo ancora quando ascoltavo "Purple Hills" cantando mentalmente il ritornello, imitando il battere della cassa con la testa. Immaginatevi come mi sentivo quando scartavo il cd e lo mettevo nel lettore. Ebbene, devo dire che l'ultima produzione della band di Detroit passa l'esame per tre quarti. La grinta dei cinque rappers neri è rimasta invariata. L'arrabbiata esperienza di Swift, la follia di Bizzarre, l'intelligente ironia di Kon Artis e di Kuniva, la cattiveria graffiante di Proof rendono questo cd un capolavoro di liriche. I testi spaziano da argomenti quali l'amore, la dannazione, la passione per il rap, le armi, la critica al mondo, e via discorrendo. Temi classici, ma sviluppati con grande perizia, merito anche di Eminem che ci mette la sua capacità lirica e produttiva. Le tracce valide superano la quindicina, che su un cd di venti non sono poche. Passando per il rap senza respiro di Git Up, per l'ironia di My Band, la tristezza di How Come, la critica efferata alla società americana di American Psycho II, si arriva alla grande Good Die Young, in memoria di un caro amico di Proof morto per una pistolettata. Il cd vanta collaborazioni eccellenti, quali Obie Trice, 8-Real, Young Zee e Ganstarr, cosa che aumenta l'appetibilità del prodotto. Insomma, una disco che si ascolta piacevolmente fino alla fine, complice anche l'innata capacità lirirca e oratoria dei D-12. L'altra faccia della medaglia è rappresentata dal fatto che l'insieme può risultare, dopo due o tre ascolti, un po' ripetitivo. Le basi sono arrangiate egregiamente, ma sono comunque basi rap e hip hop e non presentano grandi variazioni sul tema del semplice accompagnamento. Qualche luce si ha dalle sporadiche chitarre, comunque sviluppate in modo ripetitivo e altalenante tra gli ottimi accordi e quelli inutili. Ma bisogna considerare che il rap è comunque ripetitività (nella musica, s'intende) e allora anche questo aspetto diventa positivo, poiché le riff sono comunque di buon livello, quando non sono di livello elevato. Un disco che amerete od odierete alla follia. Perchè questo è il rap dei D-12. O Amore o Odio. Nessuna via di mezzo. Nessun compromesso.