THE DIVINE COMEDY - CASA 139, MILANO - 06/12/10

Prima di entrare nel merito del concerto, due parole sull'organizzazione. La Casa 139 di Milano è un circolo ARCI che consente accesso solo ai soci anche per questo tipo di eventi, che ieri s'è trovata completamente impreparata nel presentare un evento sicuramente di nicchia ma di tutt'altro pubblico rispetto al solito del circolo (bastava sentire cosa passavano prima). Dalle 21.30 stabilite, si è riusciti a entrare alle 21 circa e si è atteso, senza che nessuno comunicasse nulla, fino alle 22.30. Ma tutto è bene quel che finisce bene e Neil Hannon (da solo, ma d'altronde la band non ci sarebbe stata sul palco minuscolo) ha dimostrato un talento incredibile come cantante, musicista e intrattenitore. Chiaramente l'album Bang goes the knightood è stato al centro delle scene, con diversi estratti (Assume the perpendicular, The complete banker, Neapolitan girl, At the indie disco, The lost art of conservation, Can you stand upon one leg, I like). Una serata che comunque ha percorso ormai 20 anni di storia dei Divine Comedy alternando canzoni suonate al pianoforte a quelle per chitarra acustica. Azzeccata la scaletta con alcune chicche impressionanti come The plough (2006), Our mutual friend (2004), The perfect love song (2001) e perfino un'inaspettata cover di Don't you want me degli Human League, in cui il poliedrico Neil ha interpretato pure, in un falsetto riuscitissimo, la parte femminile. Spazio ovviamente ai grandi classici, tra cui l'acclamata The frog princess, Becoming more like Alfie e soprattutto National express, forse la canzone più conosciuta. Perfetta anche la scelta di confermare Tonight we fly, pezzo splendidamente live. Un concerto per pochi intimi, in cui Hannon ha condotto circa 200 persone (in sovrannumero rispetto alla sala con il palco) a colpi d'ironia, battute e grandissima musica. La voce è a grandissimi livelli per un'ora e quaranta minuti e nelle parti strumentali c'è pure stato spazio per un po' di improvvisazione (spettacolare l'assolo di chitarra elettrica parlato di Alfie). E' il primo concerto italiano di questo geniale cantautore irlandese, che ora proseguirà per Torino, Bologna e Roma e che speriamo, se manterrà la promessa, torni l'anno prossimo.