DOOM


Il Doom Metal trova le sue radici nell'hard rock degli anni ’70 di bands del calibro di Black Sabbath e Pentagram. Album come "Black Sabbath" o "Paranoid" sono le pietre miliari del genere. Tali Bands se pur su una base prettamente seventies sterzarono verso lidi melodici molto distanti da quelli bluesly dei Led Zeppelin, appesantendo le chitarre, preferendo riff ossessivi, con tempi cadenzati e vocals recitate. Anche le tematiche trattate nelle songs erano differenti, più intimiste oppure legate a filosofie occulte. Tutto ciò, in realtà, darà un grosso impulso alla nascita dell'intera scena metal, di cui il Doom resta un genere pittosto di nicchia, nonostante non manchino gruppi capaci di sfornare grandi capolavori. Gli anni '70 sono così la culla del Doom, che solo nella decade successiva si afferma come genere a se, con le proprie specifiche caratteristiche. Sono gli anni di gruppi storici come i Saint Vitus o Trouble, ancora legati al boogie dei '70 (si vedano i loro primi album, rispettivamente "St.Vitus" e "Psalm9", del 1984) e i Candelmass che con l'esordio magistrale di "Epicus, Doommicus, Metallicus" porteranno a maturazione e consacrazione il genere riprendendo quanto di meglio fatto dai Balck Sabbath di Ozzy Osburne e codificandolo definitivamente, nei successivi album (uno su tutti "Nightfall" altra grande opera per tutti gli amanti del genere) con la carismatica presenza del vocalist Messiah Marcolin. Il Doom quindi si sostanzia in un genere musicale pesante con tempi rallenti e cadenzati dalla media di 6 minuti (fino ad episodi come il primo album degli Sleep, "Jerusalem", con un solo pezzo, un mantra monolitico, di 52:02 minuti!), in cui riff monolitici delle chitarre e assoli minimali tessono atmosfere funerie e ossessive sulle quali si stagliano testi raffinati legati, il più delle volte, a tematiche occulte. Ai Candelmass si accostano vari altri famosi gruppi quali i Solitude Aeturnus, i Solstice, i Count Raven e gli italiani Thunderstorm. Ma nei novanta è già tempo di contaminazioni. Del resto anche un gruppo "istituzione" del Doom come i Cathedral, del vocalist dei Napalm Death Lee Dorrian, evolvono il loro sound dal Doom classico dello split "In Memorium" all'hard rock - acid di "Soul Sacrifice". Con My Dying Bride, Paradise Lost e Katatonia il Doom viene accostato di volta in volta al Gothic, al Death e al Black. Compaiono voci femminili, tastiere, fiati e atmosfere più romantiche e sognanti. Le sfumature tra questi vari gruppi sono numerose e spesso rendono difficile la categorizzazione del genere proposto dalle bands, che mutano direzione nel corso della loro stessa vita. Dall'altro lato altri gruppi seguono indirizzi diversi come quello Drone-doom, l'ala più 'oltranzista' del genere che fa capo ai Sunn O))), o come quello Stoner degli Electric Wizard che accentuano nel loro sound le influenze seventies e i richiami psichedelici, creando dei vasti e seguiti filoni musicali.


BLACK SABBATH



CANDLEMASS