MARIO VENUTI - L'OFFICINA DEL FANTASTICO

Le hit parade italiane risentono dell'effetto Sanremo 2008, con l'arrivo dei dischi nuovi degli artisti del festival. L'Area Musicale (che segue solo la musica quantomeno decente) non ne risente mai molto, ma anche quest'anno qualcuno merita la recensione. Mario Venuti, nella sua 3° partecipazione in questi ultimi anni (dopo 2004 e 2006), fa uscire infatti la raccolta dei suoi successi, arricchita da 3 inediti, tra cui A ferro e fuoco, presentata al festival e piazzatasi nella seconda metą della classifica. Un classico. E' proprio questa che apre il disco, nel suo arrangiamento rockeggiante e la lirica non impegnata, una prova pił che buona. Ma i pezzi da novanta arrivano dopo: Crudele, Sanremo 2004, perfetta canzone d'amore (per alcuni masochista) musicata perfettamente, con ottimi fiati, testo grandioso e voce perfetta; il famoso duetto con Carmen Consoli Mai come ieri; le ritmiche latineggianti di Fortuna, brano allegro fondato sulla chitarra acustiche. Ma arriva anche la vera e propria canzone-riscoperta di Venuti: Veramente, singolo di successo nel 2003, uno dei pochi tormentoni musicalmente accettabili. Da Grandimprese, oltre alla gią citata Crudele, ci sono anche L'invenzione, Bisogna metterci la faccia e soprattutto Nella fattispecie, altro singolo di grandissimo spessore con un andamento funky. Da Magneti quasi tutto il possibile: Un altro posto nel mondo (Sanremo 2006), E' stato un attimo e lo spettacolare successo Qualcosa brucia ancora, un'altro dei brani migliori. Da segnalare anche l'inedito L'officina del fantastico ma anche Il pił bravo del reame, pezzo pił datato e neanche di troppo successo ma che giustamente trova spazio nella raccolta. Consigliatissimo quindi, Mario Venuti rimane uno dei migliori cantautori pop italiani.