GEORGE MICHAEL - Older & Upper


Il 1996 è l'anno del ritorno sulle scene di George Michael, lo fa con un nuovo grande album: Older. Il successo è tale che l'anno seguente ne ripropone una seconda versione contenente anche un secondo disco contenente remix e brani inediti, si tratta di Upper.


GEORGE MICHAEL - Older


Disco di 10 tracce in stile George Michael, alterna infatti brani lenti e romantici con ballate dance e pop, è riuscito perfettamente soprattutto nella parte finale. Il primo brano è Jesus to a child, brano lento risalente al 1994 e pubblicato qui su richiesta, l'atmosfera richiama Father figure (vedi recensione di Ladies & Gentlemen), con i richiami acustici delle chitarre e di una batteria accennata. Il resto della base lo fanno strumenti a corda e un flauto traverso dolcissimo. Tutt'altra cosa Fast love, singolo di lancio dance, si respira molto l'aria elettronica che si alterna a strumenti come il sax e la voce dell'artista (che funziona praticamente come uno strumento data l'armonia con cui espone il testo), in sottofondo voci femminili "computerizzate" cioè snaturalizzate e rielaborate semplicemente come arricchimento della base. La caratterizzazione è pop, il ritmo abbastanza veloce, soprattutto verso la fine dove entra in gioco la batteria e George sfoggia le sue abilità canore al massimo delle potenzialità. Salterei i pezzi successivi (da ricordare comunque Older che dà il titolo all'album e che richiama la prima traccia) per saltare subito ad un altro capolavoro: The strangest thing, altro brano dance, dove qualsiasi strumento tradizionale trova poco spazio (a parte l'onnipresente accennato flauto) per darlo alle atmosfere elettroniche e sognanti che rendono unica la canzone. Move on, la numero 8 richiama pi il blues e il groove che vi ho parlato nella recensione su Gota Yashiki e costituiscono l'unico pezzo fuori dalle righe dell'artista. L'aspetto musicale di Star People si trova invece tra Move on e i brani dance, si hanno le caratteristiche blues di questa, gli effetti sonori sofisticati degli altri ed in più un contorno ispirato al reggae e ai ritmi latini. Grande brano, soprattutto dal vivo.


GEORGE MICHAEL - Upper


Questo invece si costituisce di sole 6 tracce tra cui ricordiamo: Fast Love Part.II che toglie gli ultimi residui dell'acusticità del brano per renderlo solo dance, aggiungendo ancora preziosi effetti nascosti ed altre voci di contorno (specie più volte quella di George Michael stesso messo come coro), nell'ultima parte si richiama poi il successo dell'artista ai tempi degli Wham: I'm your man per poi fare regredire lentamente la base fino ad arrivare al silenzio. Star People '97, altro riarrangiamento riuscitissimo (meglio dell'originale) capace di conservare la particolarità della versione tradizionale e di aggiungere strumenti a fiato, voci elettroniche, forse anche troppe, indimenticabile il ritornello:
Maybe your mama gave you up boy
Maybe your daddy didn't love you enough girl

cantanto da straordinarie coriste. Il tutto si può definire un crescendo rossiniano per far scoppiare tutta la musica negli indimenticabili secondi finali. You know that I want you, brano quasi rock con qualche chitarra elettrica qua e là e che richiama invece Move on nella composizione e nella disposizione della voce. L'altro inedito è Safe invece abbastanza messo maluccio, da dimenticare rispetto al resto. In definitiva doppio cd pieno di sorprese e da ascoltare con grandi pretese che saprà sicuramente soddisfate.