THE LEISURE SOCIETY - INTO THE MURKY WATER

A volte basta poco per capire che un disco ti può conquistare subito, basta un ritornello, un'intuizione, una melodia. La difficoltà non è sinonimo di qualità, l'orecchiabilità non può penalizzare nessuno e i Leisure Society ce lo ricordano con questo secondo loro album, uscito in primavera 2011. Into the murky water è un disco leggero, in cui i momenti più folk sono smorzati da uno stile pop a presa rapida. Da un lato possiamo trovare una grande cura negli arrangiamenti (gli archi che fanno capolino sono sempre piacevolissimi), ma dall'altro c'è sicuramente la godibilità delle canzoni dure e pure, che non sarebbe persa nemmeno se suonate con una chitarra acustica e basta. Questa ambivalenza è ciò che di meglio si può trovare, senza eccedere nei giochi e nei preziosismi come certi momenti dei Divine Comedy, senza risultare sempliciotti come molti gruppi indie (mi vengono in mente subito i Tough alliance, qui già recensiti), i Leisure Society sono perfettamente bilanciati e sparano una canzone dietro l'altra con maestria. Se c'è qualcosa che non convince, si correggono subito, è il caso della title track che ha bisogno del ritornello per decollare, ma in generale non c'è questa necessità. Dust on the dancefloor pare un pezzo di SteveMcQueen dei Prefab Sprout 25 anni dopo (ascoltate When the angels), nella eleganza del crescendo. You could keep me talking è il momento più folk e giocoso del disco, ma non si deve pensare che l'album non abbia profondità o momenti di delicatezza, per quelli ci sono Altough we all are lost o The hungry years. La band è inglese ma guarda anche dall'altra parte dell'Oceano Atlantico (Better written off) in questo continuo alternarsi di elementi che solo a prima vista sembrerebbero contrastanti. Il capolavoro è This phantom life, la perfetta cavalcata per l'estate, in cui anche i momenti meno raffinati (il finale, in particolare) si fanno perdonare. Non fatevi ingannare dalla copertina, questo è un disco divertente con cui rinfrescarsi nei mesi più caldi.