MASADA - VOL. 01 "ALEF"

Masada era una fortezza ebraica, in Palestina in cui, durante la conquista della zona da parte dei Romani trovarono la morte, per suicidio, quasi tutti i suoi abitanti, per sfuggire alla schiavitù una volta che la città fosse stata conquistata dagli invasori. John Zorn, poliedrico artista americano di religione ebraica, capace di tuffarsi nel rumorismo, nel free jazz, nell'hardcore, nell'immenso terreno dell'avanguardia. I Masada sono una delle sue formazioni più famose e ascoltabili, fondono infatti la musica ebraica (il klezmer, a mio parere anche abbastanza fruibile) con tocchi di free jazz non troppo estremo. Oltre a Zorn, presente in prima persona al sax, ci sono Dave Douglas (trombettista), Greg Cohen, un grandioso contrabbassista e Joey Baron alla batteria, in un mix di musicisti di altissima classe e competenza. Nella sterminata discografia di Zorn i Masada hanno un posto di primo piano, soprattutto nei dieci volumi (album) del Primo Libro di cui Alef è il primo, uscito nel 1994, in una serie che dura ancora oggi con il 2° Libro. Non mi dilungherò molto nelle descrizioni sia per la grande difficoltà sia perchè è difficile farsene un'idea, si elevano comunque Bith Aneth, l'inconfondibile tema di Tzofeh e quello di Tahah (uno dei maggiori capolavori, tanto che sarà rivisitato anche dalla formazione Acoustic Masada), i 9 minuti di follia indirizzata, tra scoppi sonori e momenti decisamente lievi, di Janonah. I Masada andrebbero ascoltati sia per la grande bravura dei musicisti, per la genialità compositiva di Zorn (qui veramente in uno stato di grazia) ma anche per seguire, in momenti decisamente originali, un fenomeno complesso e snobbato, soprattutto in Italia, come la musica ebraica.