MAURO ERMANNO GIOVANARDI - HO SOGNATO TROPPO L'ALTRA NOTTE

Continua il curioso trend di dischi sanremesi per questa Area Musicale, con una segnalazione piuttosto importante: quella dell'ultimo lavoro di Mauro Ermanno Giovanardi, ex leader dei La Crus (gruppo abbastanza importante della scena alternativa italiana), al secondo album da solista. Ho sognato troppo l'altra notte è stato introdotto da "Io confesso", presentata da Giovanardi con la sua vecchia band al Festival di Sanremo 2011, segnalandosi come una delle canzoni più interessanti della competizione, principalmente per l'unione tra tratti della musica italiana più classica (gli arrangiamenti, pieni di archi e fiati nella migliore tradizione sanremese), l'ottima voce di Giovanardi e il testo, che unisce una spiritualità accennata ai temi amorosi. Un po' nella tradizione della scena alternativa italiana il disco è altalenante, con una bella prima parte in cui si trova anche il secondo singolo "Se perdo anche te" (cover di Neil Diamond), più ritmato ma sempre con la stessa traccia classica, che deve qualcosa anche alle colonne sonore di Morricone.
La curiosa sintonia tra sacro e profano, religione e sesso continua con "Il diavolo", più rockeggiante delle precedenti.
Il meglio dell'album è probabilmente la traccia successiva: Il desio, una ballata romantica con il solito arrangiamento orchestrale che conferisce leggerezza e atmosfera. Il testo è riuscito perfettamente, in un mix di registri e rimandi colti e popolari, quasi come il Battiato meno intellettuale e più efficace. La seconda parte del disco lascia molto più a desiderare: le due cover di Bang Bang si potevano evitare, la riesumazione di Syria non giova affatto al disco e altri brani come "Un garofano nero" e "Neil Armstrong" non aggiungono nulla a quelle dette sopra. Meglio sicuramente "Lascia che", brano che meriterebbe più spazio e che probabilmente qualche anno fa avrebbe potuto dire la sua come singolo. La musica di Mauro Ermanno Giovanardi è volutamente un po' vintage e questo non è necessariamente un difetto, questo "Ho sognato troppo l'altra notte" è un disco sufficiente, tra le migliori segnalazioni degli ultimi festival di Sanremo. Purtroppo temo che i limiti del nostro siano strutturali e che non possa riuscire (come non è mai succesos in tanti anni con i La Crus) a fare il salto di qualità.