PERTURBAZIONE - PIANISSIMO FORTISSIMO

Tutta intenta a celebrare i Baustelle, nuovo (ma neanche troppo) fenomeno della scena indie, la critica musicale si è dimenticata qualcuno: i Perturbazione. Perso nell'oblio ci sta una delle migliori sorprese, come ben dimostra questo album, l'ultimo fino ad oggi, del 2007. Il perfetto pop, neanche troppo artificiale, che accompagna le 10 tracce di questo disco non può che farsi ascoltare e notare, nel mare sempre più nero del genere in Italia. Certo, c'è sempre quell'aria un po' adolescenziale un po' brit-pop, ma non si può ottenere tutto. Si può essere soddisfatti di ballate come Nel mio scrigno e Un anno in più, con decide influenze dei REM (e di altri prima di loro) nell'utilizzo della chitarra elettrica. Oppure le atmosfere latineggianti e acustiche di Battiti per minuto, tra archi, tromba e chitarra, i guizzi rockeggianti di Qualcuno si dimentica. Dal sapore invece più Baustelle (i migliori, senza la gasatura che li contagia) On off con batteria in primo piano e sottolineatura, forse eccessiva, degli archi e anche un po' Brautigan (Giorni che finiscono), uno dei momenti più energetici. Pià dimenticabili, purtroppo, Casa mia, arpeggiante ballata dal sapore classico tirata troppo per le lunghe, la chiusura di Giugno dov'eri. Capolavoro del disco la splendida Controfigurine, hit che se il mondo fosse più onesto la si potrebbe trovare benissimo in classifica accanto a personaggi tanto noiosi quanto sbiaditi della scena italiana. E' triste pensare che questo Pianissimo fortissimo sia passato inosservato, nonostante la EMI (nuova etichetta del gruppo), nonostante la bellezza, nonostante tutto.