PUNK


Il punk nasce nei primi anni del 1970, traendo le sue radici dal rock'n'roll. E’ soprattutto un movimento che incarna una vibrante protesta conto il music business e più in generale eprimendo il disagio sociale giovanile. Il genere è caratterizzato da pezzi brevi, toni provocatori, testi spinti e rabbiosi. Le chitarre sono molto distorte e suonate male, un po come gli altri strumenti. Diciamo che nel punk la tecnica non è fondamentale. Quell oche invece è centrale è il messaggio che si vuole lanciare. Non a caso molte punk band delle origini si limitano su pochi accordi a scandire slogan di manifestazioni e proteste. E’ il caso per esempio dei Crass che daranno vita anche ad una comune anarchica separata dalla città industrializzata. Alle radici del punk si trovano da un lato la tradizione del blues e del rock’n’roll, ma dall’altro anche il garage rock degli anni Sessanta come gli Stooges di Iggy Pop. Sarà la rivista "Punk" a dar luogo anche poi alla moda punk in contatto con movimenti politici come l'anarchismo e il situazionismo. Per tali ragioni di protesta il punk fa a meno delle major producendo e distribuendo album indipendentemente. Tra le band più note ricordiamo fra tutte i Ramones, nati nel 1974, e i Sex Pistols, nati verso la fine dell'anno seguente, che rispettivamente da New York e dall'Inghilterra iniziano a diffondere il nuovo genere. Sono proprio quest'ultimi gruppi, sebbene protagonisti di un ribellismo piuttosto ingenuo e forse artificiale, che per primi portano il punk alla conoscenza di un pubblico più vasto accettando un contratto con le major EMI e Virgin. Ma gli anni d’oro del punk sono quelli prossimo al '77: tanti ragazzi seguono le prime punk band formando nuovi gruppi come i Black Flag, i Misfits, i Descendents, i Dead Kennedys, i Clash e gli Exploited. Ma il punk è molto aperto a tutte le influenze musicali del mondo giovanile e a molti di questi gruppi la definizione "punk" va stretta. Verso il 1980 nasce, partendo da New York, un nuovo stile musicale l'hardcore punk, portato avanti da band come gli Agnostic Front, che ne diventano i principali esponenti. Sempre nei primi anni '80 il punk si fonda con la musica giamaicana, la dance music, il dub, il rockabilly e questo è il caso dei Clash e gli Snuff. In Italia il Punk è stato portato in auge senza dubbio dai CCCP che riprendono tutti i canoni del genere. Il gruppo è famosissimo dall’altra parte della cortina, per il suo bagaglio ideologico che in ogni caso non escludeva sarcasmo e critica. Nonostante importanti presenze come i Bad Religion e i Nofx si può dire che dalla seconda metà degli anni 80 il genere vive un periodo di crisi che solo con la fine del decennio supera con band come i Green Day e gli Offspring, molto più melodiche dei predecessori e accessibili al grande pubblico. I fdelissimi del genere li rigettano giudicandoli pop ma è innegabile che album come "Dookie" e "Smash" che vendono più di 10 milioni di copie al mondo, lanciano il punk su MTV restituendogli nuova linfa. Un ruolo importante nella rinascita lo occupano anche band meno commerciali come i No Use For A Name, i Pennywise e i Rancid. Ma il punk ormai si è diffuso anche in altri paesi: in Francia nascono i Burning Heads, in Italia i Punkreas, in Svezia i Satanic Surfers e i Millencolin, in Olanda gli Heideroosjes... Negli usa continuano a nascere band di successo come gli A.F.I., i Lagwagon e i Blink 182, alcuni molto scontati, altri commerciali, altri davvero innovativi come i Voodoo Glow Skulls che danno origine allo ska punk. Questa distinzione tra vecchio e nuovo si ripete certamente anche nello stile di vita. I "vecchi" punkers sono quelli di solito nullafacenti, piuttosto spaesati, con cresta e borchie, che vivono alla giornata girovagando tra un centro sociale e un altro, mentre i "nuovi" punkers di solito sono quelli che hanno qualche piercing, vestiti di moda, che poco conoscono la storia del punk o comunque preferiscono i Green day agli Exploited.