SIMPLY RED - Picture book


L'ultima recensione ha riguardato l'ultimo album dei Simply Red, ora con un balzo di 20 anni vi parlo del primo, uscito nel lontano 1985. Non aspettatevi però il pop anni '80 di cui vi ho parlato negli Wham, qui siamo inseriti nel soul vero e proprio, la musica detta nera visto che la stagrande maggioranza degli artisti soul sono neri, i Simply Red sono un caso a parte. E che caso! Il primo album è infatti sotto questa luce, soul e funk su tutto, si intitola Picture book ed è composto da dieci, magistrali brani. Il primo è un brano mitico per tutti i fan, si tratta della funk (abbonda infatti la tipica chitarra funky) Come to my aid, primo grande esperimento canoro di Hucknall ottimamente riuscito. Sullo stesso livello si trova Look at you now. Segue un altra canzone che ancora oggi si sente ai concerti, pur non essendo una hit infatti non è mai uscita nelle radio, Sad old red, una ballata malinconica ai confini del jazz, abbonda il pianoforte, ancora la chitarra funk e una grande serie di fiati (tra cui il sax dell'ancora presente nel gruppo Ian Kirkhanm). La voce del solista si destreggia sulle basi con toni piuttosto acuti e qualche volta acidi. Abbondano comunque le cover, la prima che merita qualche parole è Heaven, un misto di soul e pop abbastanza retrò, gradevole nulla di più. Si toglie il pop per addentrarci nel soul caratteristico con Jericho, voce aspra, cori cupi per descrivere la voglia di ricchezza e l'avidità. L'atmosfera si ripete nel brano conclusivo Picture book. Money's too tight (to mention) è il primo singolo estratto, una cover dei fratelli Valentine contro l'economia di Ronald Reagan, non l'ho mai trovata troppo bella, sì c'è il funk ma...
Segue il brano più grande, uno dei successi più grandi della band e uno dei testi più riusciti, si tratta del melodico soul di Holding back the years ripresa dalla vecchia band di Hucknall: i Frantic Elevators che l'avevano presentata in una strana atmosfera rock/punk. Così invece tutta la malinconia del testo sulla fine dell'essere bambini e la paura della realtà viene esaltato dalla musica altrettanto lenta e triste. Atmosfere decisamente più allegre, sospese tra il soul, il funk e il pop per Red box e No direction. Un grande album con capolavori e nessuna caduta in basso. Una prima prova superba per il gruppo di Manchester.