STING - Fields of gold (The best of 1984-1994)


C'era una volta una band musicale. Si chiamavano i Police e avevano un cantante che si chiamava Sting. Ora questa band si è sciolta ma ci rimane il cantante. In questo disco antologico si può quindi vedere la prima fase della carriera di Sting da solista, dal 1984 al 1994. Sono 17 brani tra cui una versione in portoghese di un successo, ma visto che non so una parola di quella lingua recensirò solo il brano in inglese. Siamo il regno del pop, atmosfere molto anni '80, testi impegnati e una voce storica. I primi pezzi sono subito capolavori, la romantica When we dance, il brano pop/jazz If you love somebody set them free, piena di sax, effetti musicali più disparati e voci urlanti. La canzone che da titolo all'album è Fields of gold, uno dei principali successi del musicista inglese, il testo è autobiografico e nostalgico. Un'altra perla è sicuramento la numero 5, Englishman in New York, perfetta descrizione di uno straniero un po' spaesato e ancora legato alle proprie abitudini, la musica è retrò, accennata e dà tutto lo spazio che il testo e la voce di Sting che si meritano. L'amicizia del nostro con l'italiano Zucchero ha prodotto il brano seguente, Mad about you (Muoio per te), atmosfere medievali che rieccheggiano Gerusalemme, antichi sovrani, la luna...anche qui la base ha quell'atmosfera magica di perfetto contorno (anche se definirla solo come contorno non le rende merito). Fondamentale per questa recensione è They dance alone, brano lento dedicato alle vittime della persecuzione dittatoriale di Pinochet (citato anche nel testo) in Argentina, dove la danza di queste donne con i loro cari scomparsi diventa l'unica forma di protesta permessa. Si grida al capolavoro anche con Fragile (e sarà di questo la versione in portoghese), altra musica struggente, testo antiviolento e atmosfere cupe per un brano intensissimo. Tutt'altro genere per il seguente We'll be together, canzone molto funk e ritmata , un abile destreggio fra questi ritmi nuovi per il cantante e la band. Atmosfere più da Caraibi per Love is the sewenth way.Del resto ricordiamo soprattutto Russians e Why should I cry for you. Una grande antologia per un grande artista, lo consiglio globalmente.